Terme di Levico, l'opera d'arte del mistero
Era davanti al palazzo, ma non c'è più. E nessuno sa dove sia finita
LEVICO TERME. Terme alle prese con le opere d'arte. Tra quella in attesa di realizzazione, che necessita di calcoli statici (in un primo tempo non previsti) per garantirne la stabilità una volta posta in opera, e quella che un tempo faceva bella mostra di sé nel laghetto (che non c'è più) all'ingresso del palazzo e che nessuno sa dove sia finita.
Dopo un concorso era stato affidato all'artista Leonardo Nava l'incarico di eseguire un'opera d'arte per l'abbellimento della piazzetta centrale nel salone d'ingresso dello stabilimento Terme. Il dirigente provinciale Sandro Flaim spiega che «si sono resi necessari anche i calcoli statici per il posizionamento dell'opera al fine di poter valutare bene i possibili carichi sulla pavimentazione, sotto alla quale passano una serie di tubazioni di servizio alla struttura. A carico dell'artista ci sono, infatti, anche gli interventi per sicurezza, installazione, ripristino della pavimentazione e dell'impiantistica».
Ma nella determina provinciale che stabilisce appunto la necessità dei calcoli, c'è anche una sorta di invito per l'artista che sembra di poter intuire stia in qualche modo allontanandosi dal progetto iniziale. La Provincia, infatti, sottolinea che «l'opera d'arte deve avere quale elemento costitutivo il carattere creativo, inteso come contemporanea presenza di originalità e novità oggettiva, inoltre deve essere riprodotta con assoluta fedeltà e conformità al bozzetto presentato vincitore del concorso».
Va ricordato che dentro le Terme vi è già una grande e importante opera d'arte realizzata nei primi anni '60 (contemporaneamente alla ricostruzione post bellica dei palazzi) dall'artista trentino Riccardo Schweizer scomparso nel 2004, ma ci sono anche opere d'arte che - ed eccoci al dunque - sembrano sparite nel nulla come quella che dal 1963 era posizionata nel laghetto antistante le Terme e che ora è stato eliminato con le nuove sistemazioni del giardino. Interessa a molti sapere dove sia mai finita ma lo stesso dirigente della Sopraitendenza afferma: «Non ne sappiamo davvero nulla anche perché non era un'opera sottoposta al nostro controllo».