Taxi, manifestazione a Trento

Niente sciopero contro le liberalizzazioni: "Ma il governo ha sbagliato"



TRENTO. I tassisti di Trento non hanno aderito allo sciopero nazionale della categoria, soprattutto per non fare mancare il servizio ai disabili. Hanno però manifestato per un'ora, dalle 10 alle 11, per spiegare le loro ragioni, garantendo anche in quello spazio di tempo i servizi per i disabili, per cui hanno convenzioni con la Provincia autonoma di Trento.

A farsi portavoce è Rolando Beatrici, presidente della cooperativa Radiotaxi, che ha spiegato come anche l'altra società che opera nell'area, il Consorzio tassisti Trento, abbia scelto le stesse modalità di protesta. "A Trento - spiega - siamo in tutto 40 taxi , uno ogni circa 2.700 abitanti, e a 40 siamo arrivati negli ultimi due anni e mezzo, perché eravamo 34. Sono numeri sufficienti".

"Quella del Governo ora non è una liberalizzazione - dice - solo un aumento di licenze. In ogni caso hanno tolto il peggio, cioè le licenze plurime, ma la questione dell'authority deve essere studiata bene, nel suo collegamento coi Comuni. Perché si parla tanto di federalismo, ma il rischio invece è un passo indietro. Sono i Comuni e i loro servizi specifici a sapere come sono i taxi sul territorio, ciò che funziona e ciò che è da migliorare, gli investimenti fatti".













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