Tagli lineari alle Apt, giunta sott’accusa
Nel 2014 finanziamenti giù del 17% a tutti. Critiche bipartisan in commissione. Maestri (Pd): «Riforma in ritardo»
TRENTO. La scure si abbatte su tutte le 14 Apt, senza distinzioni: nel 2014 il taglio ai finanziamenti sarà del 17%. Rispetto ai 15 milioni erogati nel 2013, il calo sarà di circa 2,5 milioni. La conferma di quanto il nostro giornale aveva anticipato (Trentino del 30 aprile, ndr) è arrivata ieri nella seconda commissione del consiglio provinciale dove - assente l’assessore al turismo Michele Dallapiccola, trattenuto a Milano da impegni istituzionali - i funzionari hanno spiegato che in attesa della riforma del settore, per quest’anno non si potrà fare altrimenti. Una soluzione, quella adottata dalla giunta, che ha sollevato critiche e perplessità bipartisan. La delibera alla fine è passata con i voti favorevoli della maggioranza (Giuliani, Degodenz, Maestri, Passamani) e di Zanon (Pt), e due astenuti (Mosna e Degasperi).
Nel 2014 le risorse saranno distribuite solo sul fondo ordinario e non più sul fondo progettualità, aspetto che permetterà di utilizzare un unico parametro (taglio lineare del 17% per tutti). Concentrando tutto sull'ordinario, qualora accadesse che si riuscissero a recuperare delle risorse da mettere sul capitolo Apt, non servirebbe la presentazione di ulteriori richieste perché le attribuzioni sarebbero omogenee.
I consiglieri Pietro Degodenz (Upt) e Gianfranco Zanon (Pt), pur annunciando il voto favorevole, hanno lamentato lo stralcio del capitolo sulla progettualità, pur comprendendo che in una situazione di crisi si impongano scelte di questo tipo, che "tamponano" la situazione. «Mi aspetto», ha detto Zanon, «che a breve ci sia una maggiore chiarezza da parte di Dallapiccola sulle risposte da dare a un settore strategico per il Trentino». Diego Mosna (Misto) si è detto «imbarazzato» dal documento. Walter Viola (Pt), intervenuto pur non membro della commissione, «si compromette la capacità progettuale di uno dei soggetti che dovrebbero di fatto qualificare il turismo trentino», «c'è dilettantismo allo stato puro, oltre che irresponsabilità e mancanza di rispetto verso la commissione». Per Lucia Maestri (Pd) la delibera sconta due limiti: il taglio lineare, «criterio che non condivido, ma capisco in questo momento di emergenza», e il ritardo di programmazione e progettualità. «Voterò sì, con tanti se e tanti ma». Per Passamani (Upt), che ha sostituito Tonina, «nell'immediato c'è bisogno di tutto il sostegno possibile». Il presidente Luca Giuliani (Patt) ha ammesso che i tagli lineari non sono mai giusti, tuttavia in questo momentonecessari. E ha concluso suggerendo all'assessore di integrare le premesse con chiari riferimenti alla riforma in costruzione.
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