Tagli alla spesa, Dellai convoca i sindaci
Amministratori di Comuni e Comunità chiamati a risparmiare 40 milioni di euro su personale, appalti e acquisti
TRENTO. Sindaci e presidenti di Comunità di valle. Tutti convocati oggi pomeriggio, nella sede del Consorzio dei Comuni, per aprire il confronto sulla spending review trentina, ovvero i 120 milioni di euro annui di risparmi della pubblica amministrazione che la Provincia si è data come obiettivo da qui ai prossimi 5 anni. L’incontro, condiviso dal governatore Lorenzo Dellai e dal presidente del Consiglio delle autonomie Marino Simoni, sarà una tappa cruciale del percorso che porterà - entro il 31 ottobre - alla firma del nuovo protocollo di finanza locale per il 2013, l’accordo che conterrà gli impegni a carico delle amministrazioni locali.
Nel mirino c’è la spesa pubblica a tutti i livelli, dalla Provincia - che ha avviato a fine marzo la propria riorganizzazione interna di dipartimenti e servizi - fino ai Comuni e alle Comunità di valle, chiamati a fare ciascuno la propria parte a cominciare dalle gestioni associate dei servizi.
Le prime indicazioni sui sacrifici finanziari a carico dei Comuni erano arrivate a fine agosto nell’incontro tra il Consiglio delle autonomie, l’assessore al personale Mauro Gilmozzi e il direttore generale della Provincia Ivano Dalmonego, al quale era toccato il compito di tracciare il quadro finanziario legato alla spending review trentina.
Lo scorso luglio il consiglio provinciale ha messo in legge - con un emendamento al disegno di legge sui servizi - il taglio di 120 milioni di euro all'anno alla spesa dell'intera pubblica amministrazione, il 4,3% della spesa corrente della Provincia. L'impegno è ad attuare entro 5 anni (prima il termine non era indicato) il piano di revisione della spesa e di efficientamento del sistema pubblico: le azioni per raggiungere l’obiettivo saranno tassativamente individuate entro il 31 ottobre 2012.
Il tempo stringe e il confronto di oggi con gli amministratori locali ha lo scopo di condividere le prossime tappe. Dei 120 milioni di tagli alla macchina burocratica in 5 anni, circa un terzo, 40 milioni, saranno a carico dei Comuni. Un obiettivo che si vuole raggiungere senza tagli lineari che colpiscono indiscriminatamente i servizi, ma attraverso un processo di miglioramento delle strutture. E se la Provincia, tra le difficoltà interne, ha avviato il percorso, ai Comuni viene chiesto di fare la propria parte. Due le voci su cui agire: da un lato la gestione del personale (da cui si attendono risparmi per 10 milioni di euro), dall’altra acquisti e appalti, da centralizzare attraverso le Comunità per ottenere prezzi migliori. «Sono scelte molto difficili che porteranno a cambiare il modo di lavorare dell'amministrazione - ha ripetuto più volte Dellai - ma dimostreremo che difendere l'autonomia non significa difendere la spesa facile».