il caso

Sull’Adamello con lo zaino pieno di bombe: denunciati

Blitz d’alta quota dei forestali contro i «recuperanti». Sequestrati numerosi reperti risalenti alla Grande Guerra



TRENTO. Con i ghiacciai al minimo stagionale, lungo le creste dove cent’anni è stata combattuta la Grande Guerra imperversano i recuperanti. Come quelli sopresi dalla Forestale nei giorni scorsi sull’Adamello con uno zaino pesante 30 chili, pieno di residuati bellici. Un fenomeno diffuso, tanto che la Provincia ha deciso di correre ai ripari. Il personale dell’ufficio di Tione del corpo forestale provinciale ha svolto infatti - come informa una nota diffusa dalla Provincia - numerosi servizi di controllo e vigilanza nei territori di alta montagna in prossimità dei ghiacciai nella zona del Carè Alto e delle Lobbie, per contrastare la raccolta illecita di reperti bellici della prima guerra mondiale.

I controlli - effettuati con l’appoggio dell’elicottero - si sono tradotti in sequestri di materiale e in denunce. Nel corso di vari pattugliamenti sono state fermate ed identificate, l'8 settembre scorso, a quota 3.000 metri, sul ghiacciaio di Lares nel comune di Massimeno, area posta all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, due persone residenti in provincia di Treviso, intente a ricercare e raccogliere reperti bellici. Questi avevano raccolto e stavano portando con i propri zaini circa 30 chilogrammi di materiale vario tra cui 5 bombe a mano, 150 cartucce cariche di fucile austriaco, proiettili di artiglieria calibro 65 oltre ad altre 9 testate di proiettili di artiglieria di varie dimensioni. Dopo gli accertamenti di rito, i due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento e rischiano una pena che va da due a dieci anni di reclusione.

Un' altra operazione è stata condotta il giorno 9 settembre sulla vedretta del Lares dove è stato fermato un uomo residente in provincia di Modena intento a raccogliere vario materiale restituito dal ghiacciaio tra cui schegge di bombe, scatolette ed altro.

Il 10 settembre infine gli agenti forestali, coadiuvati dal custode forestale di zona, hanno fermato in Val di Borzago un uomo residente in provincia di Brescia, già denunciato in passato per reati inerenti alla raccolta e porto di reperti bellici, intento a trasportare materiale risalente alla Grande Guerra, asportato in precedenza dal ghiacciaio del Carè Alto. Tutto il materiale è stato sequestrato e successivamente consegnato al Museo della Guerra Adamellina di Spiazzo.













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