Sul biodigestore il Comitato chiede di fare chiarezza
Storo, l’appello al sindaco: «La relazione provinciale con dati e tipologia sia distribuita alla popolazione»
STORO. «Esortiamo ancora una volta l’amministrazione comunale di Storo a fare chiarezza e a fornire alla cittadinanza il documento redatto dall’ingegnere Paolo Nardelli sul biodigestore, in modo da garantire a tutti la possibilità di essere informati; se ciò non dovesse avvenire ci vedremo costretti a provvedere in tal senso». Il messaggio è chiaro e a lanciarlo sono i membri del Comitato Bene Comune Storo. Un messaggio inequivocabile, che di fatto obbliga la giunta guidata dal sindaco Vigilio Giovanelli ad una risposta. Che un progetto esista è noto: perché non parlarne apertamente con la popolazione se dal punto di vista della salute e della tutela dell’ambiente non c’è nulla da temere?
Mentre il webmaster del Comune di Storo in homepage sul sito web istituzionale ricorda il monito del giudice Brandeis, secondo il quale «in democrazia la luce del sole è il miglior disinfettante», c’è chi in assenza di informazioni sul delicato tema del biodigestore comincia a temere possano esserci controindicazioni. Il neo costituito Comitato Bene Comune Storo è nato proprio per questo: promuovere a tal proposito l’informazione e il confronto con la cittadinanza. Ed a questo proposito il Comitato sarà in piazza il 2 novembre. per parlare con la popolazione. E’ vero che, in caso di realizzazione, al biodigestore potrebbero essere convogliati fino a trenta mila metri cubi di liquami animali? Cosa comporta il fatto che l’impianto ipotizzato debba essere sottoposto a screening, dato che la quantità giornaliera di rifiuti trattati dovrebbe essere pari o superiore alle 10 tonnellate al giorno? Quale tipo di controllo è previsto sull’aria estratta e trattata con biofiltri prima della restituzione in atmosfera? Domande legittime che la gente comincia a porsi, visto che la relazione dell’ingegnere Nardelli risale ad agosto e da allora con la popolazione non è ancora stato organizzato nemmeno un incontro informativo. Dal punto di vista operativo il progetto di biodigestore a Storo, ammesso che si faccia, potrebbe essere portato avanti anche grazie al supporto di Esco Bim Comuni del Chiese spa (se ne parò già in fase di costituzione dell’ente), presieduta da Vigilio Nicolini e nel cui cda compare anche Fausto Fiorile. Lo stesso Fiorile potrebbe quindi esser garante, oggi come in passato, della tutela degli interessi del Comune di Storo in merito alle scelte che nelle prossime settimane verranno prese.
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