Strongman, in fermento il cantiere degli ostacoli
Iniziato allestimento del tracciato, operai già al lavoro per preparare le strutture più imponenti, allo stadio Quercia e lungo il Leno
ROVERETO. Sabato arriva la StrongmanRun e la città comincia a trasformarsi. Mentre il numero degli iscritti ieri ha avvicinato quota 4000 (3971 per la precisione) sono cominciate le manovre per l'allestimento dell'anello di 9,7 chilometri che atleti e meno atleti dovranno percorrere due volte. Il tracciato di gara lo si conosce e quello sarà protetto il giorno della gara, ma alcuni ostacoli particolarmente imponenti vanno preparati per tempo in quanto, oltre alla complessità della costruzione in sé, è necessario effettuare i dovuti collaudi e le prove statiche per evitare che si sfaldino sotto il peso dei numerosi partecipanti.
Il viavai di camion e rimorchi è cominciato già ieri mattina, non appena i vigili urbani hanno messo le transenne e i divieti al piazzale Quercia e nel tratto di Corso Bettini. Gli operai si sono messi immediatamente al lavoro per cominciare a montare le strutture portanti di quelli che poi saranno gli ostacoli. Al momento dell'ostacolo al Quercia, chiamato "Alpha, Bravo Charlie" e composto da un sali scendi di pneumatici intervallati da un passaggio su una rete sospesa, si possono vedere soltanto i container e le reti di contenimento ma sono già molti i curiosi che al passaggio in via Palestrina rallentano l'andatura della propria auto cercando di carpire qualche segreto.
Se i passanti sono rimasti incuriositi, anche i social non potevano essere esenti dalle novità e fin dal primo pomeriggio di ieri sono apparse numerose foto scattate dai passanti e dai concorrenti lungo il percorso. Il più fotografato, come al solito, è il passaggio attraverso il torrente Leno, preso d'assalto dalle fotocamere dei cellulari. Gli operai ieri erano all'opera per sistemare prima i container, quindi le enormi balle di paglia sulle quali planeranno gli uomini duri provenienti da piazza del Suffragio e diretti verso la piscina attraverso via Lungo Leno.
Ha creato qualche incomprensione tra automobilisti (ma tutto i è risolto) il divieto approntato in corso Bettini all'altezza dell'incrocio con via Piomarta fino a via Paganini. In questo tratto di strada sono due le difficoltà che i partecipanti dovranno affrontare: uno dove si dovranno oltrepassare una fila di pneumatici rotanti e un secondo dove bisognerà scalare dei container, oltrepassare una vasca d'acqua profonda, riemergere e ridiscendere. Anche in questo caso bisognerà pazientare qualche ora per vedere le strutture completate, ma i curiosi non sono mancati. In tanti si sono fermati lungo i marciapiedi per capire i movimenti delle gru e intuire come potrebbero essere montati gli ostacoli.
Ci sarà tempo per vederli, al momento meglio rifinire la preparazione (20 chilometri non sono uno scherzo) stirare la maschera, prendere confidenza col tracciato e con la terribile salita di via Balteri, per poi godersi tutto il divertimento della gara sabato a partire dalle 14.