i dati dell’ispat 

Stranieri, natalità doppia dei trentini

TRENTO. Al 1° gennaio 2018 - secondo un’indagine dell’Ispat - risiedono in Trentino 46.929 stranieri, 473 unità in più rispetto al 1° gennaio 2017 (con un incremento relativo dell’1,0%). Gli...



TRENTO. Al 1° gennaio 2018 - secondo un’indagine dell’Ispat - risiedono in Trentino 46.929 stranieri, 473 unità in più rispetto al 1° gennaio 2017 (con un incremento relativo dell’1,0%). Gli stranieri costituiscono l’8,7% della popolazione residente totale, un livello analogo alla media nazionale.

I nati stranieri residenti sono 698 e il tasso di natalità (nati su popolazione media residente) è di 14,9 nati per mille abitanti, il doppio di quello degli italiani (pari a 7,7 nati ogni mille abitanti). In conseguenza dell’alta natalità e della bassa mortalità, il saldo naturale (nati meno morti) è nettamente positivo (+635 unità). Il saldo migratorio o sociale (iscritti meno cancellati) è pari a 2.610 persone, circa 1.000 in più rispetto all’anno precedente.

Rispetto all’anno precedente sono 1.545 in meno gli stranieri residenti che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Complessivamente, in provincia di Trento sono presenti 145 cittadinanze straniere diverse. I romeni sono la comunità più numerosa (22,0% degli stranieri totali), seguiti dagli albanesi (11,9%), dai marocchini e dai pakistani; le prime quattro cittadinanze totalizzano insieme il 47,8% degli stranieri residenti in Trentino. Le donne straniere sono il 53,4% degli stranieri totali. Le donne sono la componente più rilevante tra i cittadini dell’Ucraina, del Brasile, della Polonia e della Moldova. Gli uomini, invece, prevalgono in modo particolare tra i senegalesi, i pakistani, i nigeriani, e gli indiani.

La maggior parte degli stranieri residenti sono cittadini europei: nel dettaglio, il 33,1% sono dell'Europa centro-orientale e il 30,5% dell'Unione Europea. La quota dei giovani è molto consistente: il 21,3% degli stranieri è infatti minorenne e il 62,9% ha meno di quaranta anni. Gli anziani (65 anni e oltre) sono, invece, solo il 4,8%. Tra gli adulti (49-64 anni) prevale la componente femminile che raggiunge il 65% del totale degli stranieri residenti nelle classi più anziane (65 e oltre).













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