Strade e piazze: 25 milioni di opere a Trento

È il Centro storico la circoscrizione più ricca per i prossimi tre anni


Chiara Bert


TRENTO. In testa c'è il Centro storico, che avrà in dote 8,9 milioni di opere pubbliche. In coda Sardagna, con 940 mila euro. Nel bilancio del Comune di Trento per i prossimi tre anni ci sono 130 milioni di investimenti, di cui la metà nel 2011 comprendendo la Casa dello sport. Entro il 2013 saranno 25 i milioni stanziati per strade, arredi urbani e mobilità, quasi 10 per scuole e asili.
Il bilancio che il sindaco Alessandro Andreatta presenterà giovedì in consiglio comunale può essere considerato il primo in cui il Comune fa davvero i conti con la crisi economica: 130 milioni di investimenti previsti da qui al 2013, 17 milioni in meno rispetto al triennio 2010-2012; ma soprattutto si va verso una progressiva contrazione delle risorse che porterà, nel 2013, ad avere a bilancio poco meno di 24 milioni, quanto servirà - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi - per garantire la manutenzione dell'esistente.
Centro storico il più ricco. Al momento è il Centro storico-Piedicastello la circoscrizione più ricca, con 8,9 milioni di euro stanziati: a bilancio ci sono i soldi per il recupero urbanistico di Piedicastello (3,5 milioni nel 2012), l'atteso restauro della palazzina Liberty (2,2 milioni nel 2011), la riqualificazione di largo Nazario Sauro e della zona di Torre Verde (900 mila euro nel 2011), la sistemazione della piazza alla Vela (800 mila euro nel 2012). Sul podio anche Gardolo (7,5 milioni) e San Giuseppe-S.Chiara (4,4 milioni). All'ultimo posto Sardagna con 940 mila euro, poco più su Ravina-Romagnano (1.050.000 euro), mentre per Meano e l'Argentario - che al momento hanno rispettivamente 700 e 800 mila euro di budget - ci sono più di 7 milioni a testa che la Provincia dovrebbe sbloccare. «Ormai guardare le risorse sul singolo anno non serve - riflette il sindaco Alessandro Andreatta - gli investimenti si valutano considerando la legislatura».
Gardolo: mini-teatro. Nella classifica delle circoscrizioni il secondo posto spetta a Gardolo. Il bilancio è stato approvato venerdì dalla circoscrizione e oltre metà degli stanziamenti andranno per il completamento del parco di Melta. Non sono più tempi per il grande teatro da 30 milioni promesso nel passato come risarcimento per l'inceneritore, Gardolo dovrà accontentarsi di sistemare l'ex centro civico (mezzo milione), dove sarà allargato il palco e ricavati spazi per associazioni. «Una prospettiva totalmente diversa da quella originaria, che tiene conto della crisi ma cerca comunque di dare risposte», spiega il presidente Corrado Paolazzi. Non abbandonata l'idea di un centro della creatività giovanile: ci sarà uno studio di fattibilità.
Arredi urbani e viabilità. Una grossa fetta del budget sarà destinata a strade, piazze e mobilità. Oltre al grande investimento sul riordino urbanistico di Piedicastello, spiccano il nuovo arredo urbano di Povo (900 mila euro) e Sardagna (800 mila), quello di via Galilei e via Roggia Grande che ultimati i lavori diventeranno Ztl, un parcheggio a Baselga del Bondone, uno in via Volta, la nuova piazza della Vela e la sistemazione del percorso pedonale lungo via Sanseverino tra via Monte Baldo e il ponte sull'Adige.
Scuole e asili. Capitolo importante, che occuperà 9,4 milioni di euro, ma con alcuni grossi investimenti in bilico, in attesa di una conferma dalla Provincia. Sicuri 2 milioni di euro per la ristrutturazione della sede dell'Università popolare trentina e delle medie Bresadola, 750 mila euro per l'adeguamento del nido Paludi di Gardolo, 840 mila euro per la manutenzione straordinaria dei nidi, 1,2 milioni per gli asili, 1,8 milioni per le medie e 2,6 milioni per le elementari.
Investimenti in bilico. È in questo capitolo che troviamo alcuni investimenti quattro opere portanti del bilancio e molto attese dalle circoscrizioni, tutte nel settore dell'edilizia scolastica: il nido con area servizi a Martignano (3,8 milioni), l'ampliamento dell'asilo e le nuove elementari a Meano (rispettivamente 1,3 e 4,8 milioni), l'ampliamento delle medie Pascoli a Povo (1,6 milioni). «Nel giro di dieci giorni avremo una risposta dalla Provincia», spiega l'assessore Gilmozzi, «poi vedremo se mettere questi interventi a bilancio l'anno prossimo o nel 2012».
Opere attese. Oltre ad interventi già citati - come il recupero di Piedicastello e della palazzina Liberty - nel bilancio ci sono altre opere attese da anni nei quartieri, come l'edificio a uso sociale previsto alle ex caserme Duca d'Aosta di via Veneto (2 milioni). Finanziati anche la ristrutturazione del civico 4 di viale dei Tigli che consentirà di sistemare i negozi e dare avvio al nuovo quartiere con la demolizione (nel 2012) delle ultime palafitte, il percorso ciclopedonale con area verde a Maso Rossi, gli arredi del centro civico di Vigo Meano, la sistemazione del giardino e l'arredo di piazza Oveno a Sopramonte, un parco giochi a Cadine; 60 mila euro infine per restaurare i cannoni storici e il Mausoleo di Battisti sul Doss Trento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano