«Strada chiusa da 3 anni intervenga la Comunità»
Una mozione dei consiglieri di Alternativa per «Strada della Strica» a Tenna Chiedono la messa in sicurezza e la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale
TENNA. La strada della “Strica” arriva sui banchi della Comunità di valle Alta Valsugana e Bersntol. Ce l’hanno portata i consiglieri di “Alternativa per la Comunità di valle”, attraverso una mozione indirizzata al presidente Mauro Dallapiccola, con la quale viene sollecitato un rapido intervento.
Il tratto di strada interessato è quello impraticabile ormai da tre anni, che da via Campolongo raggiunge l’abitato di Tenna. A causa di alcuni smottamenti e della pericolosità dei muri a monte, era stato prudentemente chiuso, dirottando il traffico veicolare su via Pontara, by-passando pertanto la parte più esposta. Un provvedimento, quella della chiusura, che nelle intenzioni dell’amministrazione doveva essere temporaneo, ma che nei fatti si è prolungato sino ad oggi, a causa della rinnovate necessità di verifica dello stato geologico dell’area e della mancanza di intervento da parte della Provincia, nonostante i sopralluoghi. Ecco pertanto che i consiglieri di Alternativa Aldo Luchi e Enzo Chiappani (residente a Tenna), tentano la carta della mozione, per smuovere le acque.
Nello scritto si evidenzia che «dopo aver tentato di scaricare sui privati confinanti l’incombenza del ripristino strutturale dei muri pericolanti, non rammentando che i terreni sono strati espropriati dalla Provincia ai privati per la realizzazione del tracciato stradale comprese le attinenti e necessarie opere strutturali, la stessa si è limitata a porre in opera dei misuratori di deformazione, trascurando il fatto che in caso di smottamento del terreno, con crollo del muro a valle, l’intero pendio potrebbe iniziare un importante movimento verso valle».
Con la mozione si impegna l’assemblea della Comunità di valle a «sostenere in modo chiaro e inequivocabile il ripristino del tracciato viario sollecitando la Provincia ad attuare quanto necessario sia dal punto di vista economico che progettuale perché ciò avvenga» e a «coinvolgere e sollecitare la Provincia affinché si faccia carico di implementare detto tracciato con la progettazione e una realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che possa garantire agli abitanti e ai turisti l’immenso piacere di una visione a volo d’uccello del bellissimo lago di Caldonazzo e delle montagne che lo coronano, visione da un punto di vista veramente strategico come pochi». La mozione chiude con la richiesta di salvaguardare l’incolumità delle abitazioni dei cittadini residenti e di programmare interventi di valorizzazione del territorio.
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