Storo, commozione per la morte di Luca

Oggi il funerale di Kerschbamer, ucciso domenica da un’overdose. È caccia allo spacciatore



STORO. La comunità di Storo, ma non solo, si è stretta attorno alla famiglia Kerschbamer per affiancare e dividere il dolore con mamma, papà, sorella e fratello di Luca, che domenica è stato trovato morto a 33 anni accanto a una casa abbandonata dietro il complesso “La Finestra sull'Adige”.

Una famiglia umile, ricca di valori e sempre disposta a condividere e dare una mano, dicono i numerosi conoscenti nei due bar di piazza Unità d'Italia.

Alle 17.30 di ieri la salma è stata composta nella camera mortuaria della casa di riposo Villa San Lorenzo dove rimarrà sino a poco prima della funzione funebre prevista per la stessa ora di oggi. L'andirivieni di gente è interminabile. Un abbraccio ai familiari e poi il segno con l'acqua santa.

Unanime il cordoglio espresso alla famiglia. Il papà Helmut era stato per anni carabiniere, a Storo e poi a Condino. Negli anni d'oro della Settaurense “patron” Ferretti lo aveva anche chiamato a far parte del gruppo sportivo, con mansioni di controllo. Sia agli allenamenti che alle partite lui c'era sempre, a vigilare: teneva sotto controllo la situazione e diffondeva sicurezza nell'ambiente. Si giocava in Cnd con Mantova, Pavia e il Trento di Ossola.

Numerosi anche i messaggi di cordoglio e i pensieri comparsi su internet, a firma di amici e conoscenti di Luca, ricordato con quel sorriso sempre stampato in viso e quegli occhi buoni, un ragazzo solare e volenteroso portato via da uno spettro che si portava dietro e aveva provato a combattere da tempo. Condoglianze anche dalle associazioni, in cui milita il padre: carabinieri in congedo, vigili del fuoco e servizio ambulanza: “Siamo vicini ad Helmut, ai congiunti e condividiamo il loro dolore”.

Un cartello che ricorda “l’anima dolce di Luca” è stato lasciato ieri anche nei pressi del luogo dove è avvenuta la tragedia.

La pm Silvi ha concesso il nulla osta senza disporre l’autopsia, non essendoci dubbi sul decesso per overdose. In corso le indagini della polizia per cercare di individuare chi abbia venduto al povero Luca la sostanza che lo ha portato alla morte, ricostruendo le sue ultime ore di vita. Tra le ipotesi più probabili quella che il suo corpo non fosse più abituato alla droga e che sia stato colpito dal malore. Purtroppo nessuno ha chiamato i soccorsi. È morto da solo.(a.p.)













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