Startup trentina inguaia il ministro
Il braccio destro di Franceschini vince appalto dell’Expo: con lui Pistore e Cagol
TRENTO. Arriva da Trento il progetto che rischia di “inguaiare” il braccio destro del ministro Dario Franceschini, Stefano Ceci, consigliere al turismo del ministero. Da un’inchiesta de “L’Espresso”, infatti, risulta che lo scorso maggio Ceci ha fondato una nuova società, la Netbooking, una start up che, a nemmeno una settimana dalla sua nascita, è riuscita ad aggiudicarsi un appalto per l’Expo 2015.
La start up (un software che permette di effettuare prenotazioni online sia dei biglietti per l’esposizione universale sia di alberghi e viaggi a Milano e in tutta Italia) sarebbe stata frutto di un progetto di ricerca finanziato dal Trentino costato centinaia di migliaia di euro. E dal Trentino vengono anche il direttore amministrativo di Netbooking, Marco Pistore (Fbk e Trento Rise) e il nuovo manager di Italia.it (il sito istituzionale del turismo italiano) Sergio Cagol di cui Ceci risulta essere ottimo amico.
L’appalto vinto dal braccio destro del ministro non è di grande valore: si parla di circa 30 mila euro. Ma i concorrenti di Netbooking hanno aperto il caso temendo che ci possano essere stati dei favoritismi anche nel caso di altri appalti pubblici. Certamente fa discutere il fatto che la società sia nata a solo una settimana dall’appalto e che sia finita nelle mani del braccio destro del ministro un manager che possiede la holding Gh (un gruppo specializzato in marketing turistico) e che era in contatto con il ministero del turismo anche ai tempi della berlusconiana Michela Vittoria Brambilla.