Staffetta generazionale in Provincia, si parte
I lavoratori più anziani potranno chiedere il part time consentendo l'ingresso di giovani nell'amministrazione
TRENTO. Lavoratori anziani o vicini alla pensione che si riducono l'orario lavorativo, in genere passando dal full time al part time, così da generare un risparmio che viene impiegato per l'assunzione di giovani: è la cosiddetta "staffetta generazionale", che con la decisione assunta oggi dalla giunta provinciale, su proposta del presidente Ugo Rossi, verrà sperimentata nell'amministrazione provinciale.
"Siamo fra i primi in Italia - spiega Rossi - a sperimentare questo strumento semplice ed efficace di ricambio generazionale. Abbiamo deciso di adottarlo all'interno della amministrazione, per il personale del comparto autonomie locali , compreso quello comandato o messo a disposizione di altri enti, consapevoli dell'importanza anche simbolica che un atto del genere riveste. La Provincia è infatti un datore di lavoro di primissimo piano: in questo modo potremo dare ad alcuni giovani la possibilità di mettere la loro energia e le loro competenze al servizio dell'amministrazione, cosa di cui abbiamo certamente bisogno, perché è normale che un'organizzazione complessa faccia entrare al suo interno nuova 'linfa', senza però accrescere i costi a carico dell'ente, e quindi della collettività".
Le vecchie generazioni che passano il testimone alle nuove leve, quindi: una formula innovativa, che ribalta la vecchia logica del rapporto fra le generazioni, per la quale erano i giovani ad aiutare i più anziani. Una formula che, utilizzando un'espressione efficace presa dalla lingua inglese, potremmo definire "win-win", ovvero in cui tutti vincono, e nessuno perde. Essa infatti rende possibile l’inserimento lavorativo dei giovani ma contestualmente il mantenimento in organico dei lavoratori maturi, fino al raggiungimento dell'età pensionabile, lavoratori ai quali viene anche riconosciuto un incentivo sul versante contributivo.