Spence: «Europa, crescita negativa per altri due anni»

La ricetta del premio Nobel: «Scordiamoci l’occupazione di una volta, non si tornerà più al passato»



TRENTO. «L’Europa, che vive un momento di squilibrio stabile, avrà una crescita ancora negativa per i prossimi due anni». Lo ha detto l’economista statunitense e premio Nobel 2011 Michael Spence, intervenendo a Trento al Festival dell’Economia. «E la crescita comunque non tornerà come in passato e di sicuro non avremo l’occupazione come una volta», ha aggiunto. «Dobbiamo rendere le filiere industriali competitive perchè il mercato globale e l’innovazione tecnologica sta atomizzando i cicli produttivi. Nei paesi avanzati questo fenomeno - ha sottolineato - sta facendo sparire i lavori di routine, mentre verrà sempre più premiato il capitale umano ad alta specializzazione e ci sarà una concentrazione di posti di lavoro solo nei servizi non commerciabili». «Noi abbiamo smesso di investire, facendo una scelta intergenerazionale orripilante in quanto lasceremo i giovani con un debito sempre più grande», ha aggiunto Spence il quale ha delineato l’ascesa dei paesi emergenti «che non dipendono più dai nostri mercati perché sono essi stessi grandi mercati». «Non penso che se lo loro vinceranno perderemo noi, la loro crescita non sarà a spese della nostra. I “vincitori”, in realtà, saranno quelli che si adatteranno a questo mercato globale».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza