«Spazi verdi e case alla ex Cederna e Università a Susà»

Daniele Lazzeri (Alternativa Pergine Futura): «Rimodulare il trasporto urbano e San Cristoforo diventi risorsa per tutti»


di Roberto Gerola


PERGINE. Alternativa Pergine Futura è la continuazione con personaggi nuovi e giovani, di Aternativa per Pergine di Diego Pintarelli e Primo Pintarelli. Il suo candidato a sindaco è Daniele Lazzeri.

In caso di ballottaggio con chi è pronto ad allearsi?

«La scelta delle alleanze al ballottaggio sarà effettuata esclusivamente con chi condividerà le nostre linee programmatiche. Abbiamo stilato un programma ben definito con interventi e azioni concrete ed efficaci da mettere in atto il più velocemente possibile. Su questo ci confronteremo prima di stringere le alleanze».

In caso di elezione chi sarà il vice? E gli assessori?

«Il criterio fondamentale è quello della competenza, della professionalità e della trasparenza. La scelta sarà condivisa con tutta la squadra, senza individualismi o primedonne».

San Cristoforo: cosa farà se verrà eletto?

«Ripartiremo da quanto tracciato nella mozione presentata da Alternativa in quest’ultima legislatura e che è stata approvata dalla maggioranza senza i voti Pd. La sponda perginese del lago è una risorsa preziosa per lo sviluppo turistico e il rilancio dell’economia di Pergine. Occorre mettere in campo tutti gli interventi possibili per agevolare privati ed esercenti che si impegneranno per trasformare il lago in una risorsa per la comunità nell’ambito di uno sviluppo sostenibile, a tutela del territorio e a misura di cittadino».

E sull'area ex Cederna (e altre questioni urbanistiche)?

«All’ex Cederna non è proponibile una zona artigianale, nemmeno parziale. Occorre puntare su un’area residenziale con spazi verdi. E’ inoltre importante la revisione del piano urbanistico per favorire la ripresa del settore edilizio, da sempre motore trainante dell’economia perginese. Partendo dalla riqualificazione delle strutture esistenti, anche nell’ottica delle energie alternative e del risparmio energetico. Ma urge anche la modifica delle norme circa i nuovi parcheggi anche in caso di minime ristrutturazioni, che frena così l’iniziativa dei privati. Oggetto di programmazione anche per gli ex Artigianelli di Susà, in disuso da anni: proponiamo di realizzare un polo universitario, in grado di attrarre studenti dal Triveneto con positive ricadute sul mercato degli affitti di appartamenti e in grado di ravvivare il centro storico. Il polo sportivo a Costa dovrà divenire il centro dello sport, evitando inutili strutture distribuite in modo illogico sul territorio».

E sul trasporto pubblico e sulla viabilità?

«È necessario rimodulare il trasporto urbano rivelatosi eccessivamente costoso e soprattutto poco utilizzato, prestando contemporaneamente particolare attenzione ai collegamenti con le frazioni e alle esigenze degli anziani o con difficoltà motorie. Va poi rivista complessivamente la viabilità in molte zone. I piani urbanistici per troppi anni sono stati realizzati in modo caotico e senza una visione d’insieme causa la scarsa lungimiranza provocando non solo un blocco nello sviluppo del territorio ma anche un inutile dispendio di risorse. Cancellazione immediata, inoltre, dei parcheggi blu che soffocano le attività commerciali in centro e soprattutto di fronte all’Azienda sanitaria».

Nuovo teatro e teatro tenda: quale futuro?

«Il teatro all’aperto è stata un’altra occasione buona che ci siamo lasciati scappare a causa della litigiosità nella maggioranza di centrosinistra. La Provincia aveva deciso di investire risorse significative che avrebbero garantito a Pergine nuovo lavoro e possibilità di far ripartire il circuito economico. Ora quei fondi sono contesi tra Arco, Riva e Rovereto e Pergine è rimasta a bocca asciutta. Il nuovo teatro comunale potrebbe rappresentare un’occasione di riscatto in questo senso. A patto che venga gestito in modo oculato e che attragga un pubblico almeno di dimensione provinciale».

Il suo sogno per la città di Pergine?

«Che diventi la punta di diamante del Trentino trovando la giusta integrazione tra turismo, cultura e attività economiche per ridare la meritata dignità al terzo Comune in Trentino».

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