Spari col Kalashnikov, in archivio 

Per il quarantenne di Mezzano di Primiero, niente inchiesta a Belluno



MEZZANO DI PRIMIERO. Un’auto crivellata di colpi. Poi degli spari contro una casa. Le indagini sui due episodi misteriosi si erano concentrate sul 40enne di Mezzano di Primiero, arrestato dai carabinieri perché sparava dal finestrino della propria auto. Non è lui però ad aver sfondato il lunotto della Fiat Idea dell’escursionista mestrino Gabriele Balestra che, a ottobre, era salito al rifugio Bianchet e aveva parcheggiato in un piazzale accanto alla regionale 203 Agordina, a pochi chilometri da Candaten, comune di Sedico. E non ha nemmeno esploso dei colpi contro una casa, nella frazione bellunese di Orzes. Le ogive non sono compatibili con le armi sequestrate al trentino indagato. A casa sua, erano stati sequestrati un kalashnikov Ak-47 e una pistola di fabbricazione croata. Il pubblico ministero bellunese ha chiesto l’archiviazione. Rimane in piedi, invece, l’inchiesta parallela in Trentino, dove il collega Benedetti non ha chiuso il fascicolo. A quanto si sa, le armi erano arrivate dalla Bosnia Erzegovina. (g.s)













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