Spa pubbliche: taglio da 14 a 7 Il nodo di Informatica Trentina
Il piano della giunta Rossi: Trentino Riscossioni con Cassa del Trentino, Trentino Trasporti con il Catullo, Tecnofin dentro Trentino Sviluppo. Restano autonome Itea e Tsm. Si parte nel 2017
TRENTO. L’obiettivo è una drastica riduzione delle società controllate dalla Provincia da 14 a 7. Obiettivo appunto, perché sulla strada del riassetto delle spa pubbliche ci sono di mezzo diverse variabili: i decreti attuativi della legge Madia (che fissa a dicembre 2016 il termine per la definizione del nuovo assetto), la riforma del credito cooperativo, alcune incognite (come la dismissione di un ramo di Informatica Trentina) e alcune operazioni in corso (come la trasformazione di A22 in società in house). Dopo anni di attesa e di rinvii, ieri la giunta Rossi ha approvato in via preliminare il piano di razionalizzazione che ora sarà presentato in commissione.
Il piano prevede la creazione di cinque poli di interesse. Per quanto riguarda il polo della liquidità, la novità - già annunciata - riguarda la creazione di un’unica società tra Cassa del Trentino e Trentino Riscossioni (quest’ultima sarà probabilmente incorporata), che sarà quindi la cassa unica che incamera le tasse di Provincia e Comuni e mette poi a disposizione le risorse. Resta l’obiettivo di fare di Mediocredito una banca regionale - ha confermato ieri il governatore Ugo Rossi - e di andare verso la dismissione della partecipazione pubblica (oggi la Provincia detiene il 17,5%), «ma evitando che questo venga percepito da parte del privato come un disimpegno sugli asset».
Il polo dei trasporti prevede la nascita di un’unica società tra Trentino Trasporti, Trentino Trasporti Esercizio e Aeroporto Caproni, mentre Interbrennero sarà incorporata in A22 con i tempi legati al nuovo assetto dell’Autobrennero. La Provincia manterrà le quote in Aerogest (Catullo), in A22 e nella società Tunnel del Brennero, «società strategiche per definizione», ha ricordato Rossi. Sul fronte del polo dello sviluppo territoriale e del patrimonio, la partecipazione in Trento Fiere è già passata a Patrimonio del Trentino a fine 2015, mentre Tecnofin (dopo Trentino Sprint, Distretto del porfido, Arca e Manifattura) sarà incorporata in Trentino Sviluppo, che dovrà trovare sinergie con Patrimonio del Trentino per valorizzare gli asset immobiliari. C’è poi il polo dell’Ict e delle reti, dove prima di fondere Informatica Trentina e Trentino Network la giunta dovrà sciogliere il nodo di Informatica Trentina, definendo qual è l’attività core business (reti) legata alla pubblica amministrazione e il ramo (lo sviluppo di software) che invece sarà collocato sul mercato, «dando garanzie ai lavoratori come avvenuto per Dexit», assicura il governatore.
Resteranno autonome - in funzione delle loro attività specifiche - sia Itea che Trentino School of Mangement. Le prime fusioni (polo della liquidità e Tecnofin in Trentino sviluppo) partiranno dal 1° gennaio 2017, per il resto servirà più tempo. La giunta intanto dovrà decidere se congelare i cda in scadenza delle società.
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