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Sono sei le baraccopoli a Trento

Col ripopolamento dell’area ex Sloi salgono a sei le baraccopoli abusive presenti sul territorio comunale.



TRENTO. Sei insediamenti abusivi in una città come Trento che non è certo una metropoli, sono tanti. Partiamo dall’edificio ex Rangoni in Via Maccani, dove sono state rotte due finestre: la prima permette di accedere ad un bagno e da qui all’interno dell’edificio. Con la seconda più defilata, si entra direttamente in una stanza che porta poi all’intera struttura. L’edificio è diviso tra un gruppo di nord africani e famiglie nomadi. 

Percorrendo via Maccani si arriva a Roncafort per trovare altri due accampamenti. Quello all’aperto si trova sotto il ponte della tangenziale ed è composto da quindicina di baracche. L’altro invece si trova all’interno dell’ex casa cantoniera, anch’essa occupata abusivamente. 

È stato invece volontariamente abbandonato l’insediamento all’ex Frizzera, mentre si segnalano accampamenti abusivi sotto il ponte sull’Adige in corrispondenza del parco delle Albere.

Un senza tetto che evidentemente ama la solitudine, ha trasformato in abitazione una grotta che si trova all’interno nel biotipo della Vela con tanto di porta in legno a chiuderne l’ingresso in sua assenza.

Ad inizio dicembre, la polizia municipale in collaborazione con gli operatori di Dolomiti Ambiente, ha provveduto invece allo sgombero della baraccopoli che si stava creando sotto il ponte della tangenziale in corrispondenza di Lung’Adige Braille













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