Sondaggio Pd: Rossi poco sopra il 40%
Democratici primo partito al 20%, secondo è Pt con il 15% Crollo Upt (al 10%). Tiene Fi, in calo la Lega. M5S sotto il 10%
TRENTO. Il centrosinistra autonomista sopra il 40%, con il Pd che si conferma primo partito con il 20%, Patt e Upt sostanzialmente appaiati tra il 10 e l’11%, i Verdi al 2%. Sommando gli altri partiti minori, la coalizione di Ugo Rossi sfonderebbe la soglia del 40%, quella che garantisce in consiglio provinciale una maggioranza di 21 consiglieri su 35. Staccata la coalizione delle civiche di Diego Mosna, con Progetto Trentino di Silvano Grisenti, la principale novità dello scenario elettorale, dato al 15%, dunque davanti all’Upt. Forza Italia attorno al 10%, sotto il 10% Lega Nord e Movimento 5 Stelle.
A 40 giorni dalle elezioni del 27 ottobre è questo lo scenario che esce dal sondaggio commissionato dal Pd trentino alla società Quaeris market& social research di Treviso. È il primo sondaggio demoscopico ufficiale di queste elezioni: il campione è composto da 1013 soggetti maggiorenni residenti in provincia di Trento intervistati tra il 10 e il 14 settembre.
I candidati presidente. Agli intervistati è stata posta questa domanda: se le elezioni si tenessero domani, per quale candidato presidente voterebbe? Il candidato del centrosinistra autonomista Ugo Rossi si piazza davanti, con una tra forbice tra il 38 e il 43%, e stacca di circa 12 punti il suo principale concorrente alla guida delle civiche per il Trentino Diego Mosna, stimato tra il 25 e il 31%. Forbici dunque molto ampie, con oltre un terzo degli intervistati (il 34,6%) che non risponde. Maurizio Fugatti (Lega Nord) e Giacomo Bezzi (Forza Trentino) risultano appaiati, tra il 7 e l’11%. Decisamente più bassi gli altri candidati: Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle) si ferma tra il 3 e il 7%, Emilio Arisi (Sel) tra il 2 e il 4%, così come l’ex senatore Cristano de Eccher alla guida di una coalizione di destra.
I partiti. La seconda domanda del sondaggio ha testato le indicazioni di voto per i partiti.Oltre un intervistato su 4 (il 26,4%) non ha risposto. Stando ai risultati, il Pd si confermerebbe primo partito in Trentino, raccogliendo un consenso tra il 18 e il 23% (alle elezioni provinciali del 2008 aveva raggiunto il 21,6%). Al secondo posto la sorpresa Progetto Trentino: la neonata creatura di Grisenti e Viola si piazza tra il 13 e il 17%.
Nel centrosinistra autonomista l’Upt viene data in netto calo: dal 17,9% di cinque anni fa scenderebbe di 8 punti, conquistando tra l’8 e il 12%. Seconda forza della coalizione potrebbe diventare il Patt, che raccoglierebbe tra il 9 e il 13% dei voti: rispetto all’8,5% del 2008, resta dunque molto incerta la crescita su cui gli autonomisti contano grazie al traino del loro candidato presidente. Verdi tra l’1 e il 3%, un po’ sotto il 2,77% di cinque anni fa.
Nel centrodestra il sondaggio di Quaeris dà una sostanziale tenuta di Forza Italia-Pdl, che si attesterebbe tra l’8 e il 12% (aveva il 12,2% alle ultime provinciali), mentre esce fortemente ridimensionata la Lega Nord che nel 2008 aveva raggiunto il 14% e oggi si fermerebbe tra il 6 e il 10%.
Al suo debutto alle provinciali il Movimento 5 Stelle sarebbe tra il 7 e l’11%, dunque lontano dall’exploit delle politiche quando raggiunse il 20%. Si ferma tra il 2 e il 4% Sinistra Ecologia Libertà, tra lo 0 e il 3% de Eccher presidente. Il sondaggio dice che gli altri partiti si divideranno il resto dei consensi, tra il 7 e l’11%, che nessuno sa ad oggi come si distribuiranno. Il centrosinistra conta che un altro 2% arrivi alla coalizione di Rossi, consentendole di arrivare al 45%. Ma per ora siamo ai sondaggi. Per i voti reali bisognerà aspettare il 28 settembre.
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