«Sofia, finalmente uno spiraglio di luce» 

Francesca Zago, mamma della piccola, definisce così l’associazione in sua memoria, presentata alle gallerie di Piedicastello


di Alice Sommavilla


TRENTO. Impossibile, per chi non l'ha provato, immaginare il dolore che si prova. Altrettanto difficile, capire come Marco e Francesca Zago, genitori della piccola Sofia, scomparsa a soli quattro anni poco più di un anno fa, colpita dalla malaria, abbiano trovato la forza per trasformare il loro dolore in una risorsa.

Sabato le gallerie di Piedicastello si sono trasformate in un magico mondo pieno di palloncini colorati, disegni, musica e storie. A pochi passi dalla scuola materna che frequentava Sofia, è stata presentata l'associazione “Amici di Sofi”, creata dai familiari in memoria della loro piccola per aiutare, attraverso il suo ricordo, altri bambini. E sono stati proprio i tantissimi bambini presenti i protagonisti di questo pomeriggio, accolti a braccia aperte in un ambiente giocoso e a loro misura.

L'associazione, nata lo scorso 24 agosto, giorno del compleanno di Sofia, è stata, secondo mamma Francesca, “uno spiraglio di luce dopo tanto tanto dolore”. Amici e parenti della famiglia Zago si sono uniti per allestire lo spazio. Ad accogliere le tantissime persone presenti, i disegni di Sofia e quelli realizzati per lei dalle zie, un modo per ricordare la sua passione per il disegno e un invito a sostenere la creatività dei bambini. E sostenere la creatività e trasformare il dolore in energia positiva è anche l'obiettivo di “Le avventure di Superpink”, il libro scritto e disegnato da Anna Zago, zia di Sofia. Secondo la giornalista Linda Stroppa, moderatrice della presentazione, un libro speciale perché “anche se la protagonista è una supereroina con poteri magici, non è la classica versione edulcorata della realtà. Sofia, trasformandosi in Superpink, aiuta la sua famiglia, è presente come una bambina comune ma allo stesso tempo speciale”.

Una storia narrata ai bambini non al passato ma al presente, perché Sofia c'è anche se non la vedono, perché come dice uno di loro, “io sono ancora amico di Sofia”.

Il ricavato della vendita di questo libro andrà a finanziare due dei diversi progetti ai quali si sta dedicando l'associazione: il primo, sarà l'aiuto ad una realtà che si occupa del sostegno a ragazzi affetti da disabilità, con sede a Treviso; il secondo, un contributo all'associazione diabete giovanile di Trento. Spiega il presidente, dottor Giorgio Cesari: “La nostra associazione è composta da gruppi di famiglie che cercano di impare a gestire nel modo migliore questa patologia. Abbiamo avuto il privilegio di conoscere Sofia, a causa del diabete di cui aveva iniziato a soffrire, e siamo onorati nel sapere che oggi, l'associazione amici di Sofi è accanto a noi. La medicina ha fatto passi avanti ed esiste la possibilità per il bambino colpito da diabete di misurare il proprio indice glicemico tramite dei sensori che, collegati ad uno smartphone, trasmettono ai genitori i dati. Il contributo dell'associazione sarà proprio destinato all'acquisto di smartphone dedicati a questo, per diminuire la discriminazione e migliorare la qualità della vita di bambini e genitori”. Presenti anche le autorità, dal sindaco Andreatta al presidente Fugatti, che ha definito la famiglia Zago “un esempio, per come hanno gestito la tragedia e per come hanno saputo ricomporre la loro vita e quella di tanti alti bambini”.













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