Sindaco a spasso con l’auto del Comune, condannato
L’ex primo cittadino di Fai della Paganella, Cipriano, dovrà risarcire con quasi 2 mila euro l’ente pubblico. Nei guai anche il capo dell’ufficio tecnico
TRENTO. Aveva fatto comprare al Comune un fuoristrada, però poi lo usava lui senza renderne conto a nessuno e il pieno lo pagava l’ente pubblico. Per questo la Corte dei Conti ha condannato l’ex sindaco di Fai della Paganella Mauro Cipriano a risarcire il Comune con 1906 euro. Condannato anche il responsabile del servizio tecnico del Comune, Maurizio Pioner che dovrà versare 466 euro per non aver previsto delle regole per l’utilizzo del fuoristrada. Dall’inchiesta della Corte dei Conti è emerso che Pioner aveva disposto l’acquisto di un pick-up Nissan per un importo di 29.034 euro da dare in dotazione al cantiere comunale. Però l’utilizzo del mezzo era, di fatto, riservato al sindaco Cipriano, senza che fossero registrati né gli spostamenti né gli itinerari percorsi, né i chilometri fatti. L’unica documentazione depositata era costituita dalle ricevute dei distributori di carburante per 36 pieni per un costo totale di 2.383 euro.
In altre parole, il sindaco usava il fuoristrada senza dover rendere conto di dove andava e perché. In teoria, avrebbe potuto usarlo come se fosse la sua auto personale. Per questo è stato ipotizzato il danno erariale per l’importo dei pieni di carburante.
Secondo quanto accertato dalla Corte dei Conti non risulta nessuna richiesta di autorizzazione all’ente di usare l’auto e non c’è neanche nessuna indicazione sulla necessità di uso per ragioni istituzionali o di servizio.
Per questo motivo la Procura della Corte dei Conti ha ritenuto che vi fossero elementi per ipotizzare una responsabilità amministrativa del sindaco e del responsabile dell’ufficio tecnico. Il periodo contestato è quello che va dal 2007 al 2010.
Pioner si è costituito in giudizio tramite l’avvocato Stefano Giampietro e ha spiegato che l’acquisto dell’auto era stato deciso dalla giunta comunale e che era evidente che la finalità dell’acquisto non era mettere il fuoristrada a disposizione dell’ente, visto che le chiavi del mezzo furono acquisite fin dal primo momento dal sindaco Cipriano. Inoltre Pioner ha spiegato che non aveva alcun potere di gestione dei mezzi nei confronti degli amministratori e non ha mai avuto la gestione del fuoristrada. Il legale di Pioner, poi, ha detto in aula che l’acquisto del pick up non rispondeva a nessuna esigenza del Comune, visto che poi è stato dato in comodato a un’associazione. Pioner aveva segnalato l’acquisto anomalo agli uffici provinciali, ma è stato di fatto esautorato dal sindaco in merito alla gestione del pick-up. I giudici hanno concluso che il sindaco ha fatto ricorso al mezzo comunale in assenza di ragioni di servizio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA