Si schianta contro un’auto Muore ciclista di 44 anni 

Dramma al Passo San Lugano. La vittima è Stefan Keul, 44 anni germanico, in allenamento  con il “Team Katusha Alpecin”. L’auto stava svoltando al bivio per Aldino. Spezzata in due la bici



Passo san lugano. Lo scontro con la macchina è stato violentissimo: la bicicletta si è spezzata in due e sull’asfalto è rimasto il corpo esanime di Stefan Keul, 44 anni, originario di Coblenza, in Germania, che si trovava in compagnia di un gruppetto di cicloamatori del Team Katusha Alpecin.

È accaduto, ieri intorno alle 14, sulla strada statale delle Dolomiti che da Ora sale a passo San Lugano, all’altezza del ristorante “Al ponte” nel comune di Montagna, proprio all’incrocio con la strada che porta ad Aldino e Pietralba.

Rettilineo in discesa

Il gruppetto di cui Keul faceva parte scendeva dal passo e stava affrontando un tratto rettilineo; in senso opposto, in quel momento, saliva l’auto guidata da un uomo di Laives che, giunta al bivio, ha iniziato la manovra per svoltare verso Aldino: l’impatto è stato inevitabile. Il ciclista ha sfondato il parabrezza ed è stato catapultato a terra.

Immediatamente è scattato l’allarme e lungo la strada si è formata una lunga colonna di auto in entrambe le direzioni. Nel giro di pochi minuti sono arrivati l’ambulanza della Bassa Atesina, i vigili del fuoco volontari di Montagna e i carabinieri. Ma le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravissime e la centrale del 112 ha inviato sul posto il Pelikan 1: il medico ha tentato a lungo di rianimare il ciclista, ma non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto.

Meccanico delle due ruote

Toccherà ora ai carabinieri ricostruire la dinamica esatta dell’incidente che ha avuto come testimoni altri quattro-cinque cicloamatori del Team Katusha Alpecin sotto shock dopo l’incidente ed ospitati nel bar dell’albergo “Al ponte”, nonostante in questo periodo sia chiuso. La vittima lavorava come meccanico per la “Canyon”, la marca di biciclette usata anche dagli atleti del Team Katusha Alpecin.

Fondriest: «A Caldaro per uno stage di amatori»

Il gruppetto in questi giorni è a Caldaro. Il motivo lo spiega Maurizio Fondriest, originario di Cles, già campione del mondo in linea e vincitore la Milano-Sanremo, che è testimonial di Alpecin, sponsor del Team Katusha. «Il Team Katusha è la squadra dei professionisti, a fianco della quale c’è il Team Alpecin formata da amatori. Ogni anno, tra i 4-5 mila appassionati, ne vengono selezionati 10-15 ai quali, per dodici mesi, viene data la possibilità di fare degli stage con ex campioni, in cui si parla di preparazione atletica, alimentazione, sicurezza e si testano bici di ultima generazione. Di quelle che generalmente usano i professionisti. Domani (oggi, ndr) anch’io sarò a Caldaro. Ma dopo quello che è successo, il gruppo è sotto shock e il programma è destinato a cambiare».













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