Si faceva offrire le vacanze: funzionario a processo
Ispettore dei Monopoli accusato di corruzione con un imprenditore bolzanino. Non avrebbe fatto ispezionare le slot machines in cambio di vari regali
TRENTO. In cambio di regali avrebbe chiuso un occhio, se non tutti e due, nei controlli sulle slot machines. Per questo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione Lucio Corrente, 54 anni di Villa Lagarina, ispettore dei Monopoli di Stato di Trento. Ieri si è tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice Carlo Ancona. Il funzionario pubblico avrebbe ottenuto da un imprenditore bolzanino del settore, Michele Galasso, titolare della Bzmatic srl e della Gmgame srl di Terlano, una serie di regali, anche consistenti. Corrente si occupava delle ispezioni sulle slot machines e sugli altri videogiochi e avrebbe evitato di ispezionare gli apparecchi delle ditte di Galasso. Non solo. Avrebbe anche conrollato i concorrenti dell’imprenditore.
Tra i regali che avrebbe ricevuto ci sono una vacanza con la famiglia a Villasimius, in Sardegna, un televisore al plasma, un telefono cellulare, una tuta da ginnastica con scarpe sportive, un lettore mp4 e il biglietto d’ingresso per una manifestazione che si teneva al palazzetto dello sport. Il condizionale, ovviamente, è d’obbligo, visto che si deve ancora svolgere il processo. La difesa di Corrente ha preferito il rito ordinario perché conta di dimostrare al processo che il proprio assistito non ha commesso alcun reato, dal momento che stava per restituire i soldi spesi da Galasso per la vacanza in Sardegna e che non avrebbe favorito l’imprenditore. Dal canto suo, Galasso, ha già patteggiato a Bolzano una pena di 6 mesi di reclusione e una multa di 50 mila euro.
I fatti si sarebbero tra l’agosto e l’ottobre 2007. L’inchiesta è stata svolta dalla squadra mobile di Bolzano. Sono state intercettate le telefonate tra Corrente e Galasso. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il funzionario pubblico tralasciava di controllare le apparecchiature che Galasso installava nei vari bar e locali pubblici dell’Alto Adige. Gli agenti hanno anche intercettato alcune conversazioni nelle quali l’imprenditore indicava a Corrente le apparecchiatura da controllare. Si trattava di slot machines e macchinette che devono essere collegate telematicamente con il Ministero delle Finanze. Questo per permettere un controllo delle entrate economiche delle slot machines. La macanza di ispezioni, quindi, avrebbe favorito Galasso. Sempre secondo l’accusa, Corrente chiedeva una serie di regali, più o meno piccoli. Questi regali sarebbero stati consegnati in Trentino dallo stesso Galasso o dal direttore di una sala Bingo di proprietà del fratello dell’imprenditore.
In un’occasione Galasso avrebbe portato a Corrente un televisore al plasma e glielo avrebbe consegnato nei pressi del casello di Rovereto nord. Un’altra volta, il funzionario avrebbe ricevuto una tuta della nazionale di calcio e un paio di scarpe da ginnastica. Alcune consegne, come quella del lettore Mp4 e del telefono cellulare, sarebbero avvenute nell’ufficio di Corrente, a Trento. Discorso a parte per la vacanza in Sardegna. Nelle stesse telefonate, Corrente diceva a Galasso che doveva restituirgli i soldi che lui aveva speso per pagare le due settimane di vacanza a Villasimius. L’imprenditore, però, rispondeva che non era necessario. Il processo, che si terrà il 25 ottobre, stabilirà se c’è un reato.
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