Sfascia l’auto a Condino investendo un cinghiale
Miracolosamente illeso Filippo Pizzini, residente in paese, che è riuscito a tenere la sua Alfa sulla carreggiata. L’animale, che supera il quintale, è morto sul colpo
BORGO CHIESE. Ancora un cinghiale, ancora sulla statale del Caffaro tra Condino e Storo all’altezza dell’area di servizio dei Leotti. E ancora un urto violentissimo, dal quale l’automobilista è uscito quasi miracolosamente illeso, viste le condizioni dell’automobile. L’animale, più di un quintale di peso, è morto sul colpo. Nello sconquasso l’Alfa, condotta da Filippo Pizzini di Condino, ha subito danni per sette mila euro: muso accartocciato e danni alle ruote e ai semiassi.
Erano circa le 21 e Pizzini viaggiava in direzione di casa. Una volta alle Staiade, l’urto e la sbandata dell’auto danneggiata. Il conducente è riuscito a tenerla in carreggiata grazie alla sua prontezza e sangue freddo. E questo gli ha evitato pericolo maggiori, considerato che in quel tratto il traffico scorre a velocità sostenuta. Mirco Martelletti, meccanico con officina a Storo. “In casi come questi al di là della carrozzeria ad avere alla peggio sono i bracci di sterzo e sospensione come anche il trapezio”.
Ma al di là dell’episodio specifico, e sull’intera questione cinghiali che ormai in zona si chiedono interventi risolutivi. “Sarebbe il caso di prendere dei provvedimenti considerato che dall’altezza della centrale idroelettrica di Cimego sino a Storo il rischio cinghiali è costante. Come amministrazione comunale non più tardi di ieri abbiamo inviato un’altra informativa alla forestale di Tione”, sottolinea l’ex sindaco di Castel Condino Maurizio Tarolli. Giacomo Antolini dirigente del servizio forestale di Tione. “Il problema lo conosciamo sin troppo bene. Nella sola zona del Chiese di cinghiali se ne contano almeno un centinaio. Anche se in questo momento l’ abbattimento di cinghiali da parte dei cacciatori non ha divieti nè limiti”.