«Serve un nuovo processo per Chico»
Trento. C’è una lettera firmata dall’associazione Trentini nel Mondo e che si riferisce al caso di Chico Forti. Ovvero all’imprenditore trentino, condannato all’ergastolo negli Stati Uniti con l’accus...
Trento. C’è una lettera firmata dall’associazione Trentini nel Mondo e che si riferisce al caso di Chico Forti. Ovvero all’imprenditore trentino, condannato all’ergastolo negli Stati Uniti con l’accusa di omicidio. La lettera è stata consegnata ieri a Trento a Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
Nella lettera, firmata dal presidente di Trentini nel Mondo Alberto Tafner, si chiede che dal ministero degli Esteri «vengano esperite tutte le possibili vie legali e attivati tutti i canali diplomatici disponibili affinché si possa arrivare ad un nuovo processo che offra l’opportunità a Chico Forti di dimostrare la sua innocenza».
La Trentini nel Mondo sottolinea che «per un’associazione da oltre 60 anni impegnata a fianco dei trentini emigrati sia nel passato che recentemente e dei loro discendenti, quella della privazione della libertà personale di un trentino all’estero è una condizione che diventa inaccettabile quando, come in questo caso, esistono dubbi sulla fondatezza e la liceità del provvedimento assunto».
Il caso di Chico Forti è tornato d’attualità in questi giorni anche per un servizio delle Iene. Ancora prima, lo scorso aprile era stata la Cbs a realizzare una lunga inchiesta su questo tema. Come riportato ieri dal Trentino, Gianni Forti - lo zio di Chico - ritiene che ora «ci sia qualcosa di concreto per dimostrare la sua innocenza. E il video della Cbs è stato visto da alcuni milioni di persone».