Senza soldi, grandi opere nel cassetto
Andreatta: «Dobbiamo selezionare. Prima il parcheggio a Trento Sud»
TRENTO. I parcheggi d'attestamento si faranno. Uno alla volta, magari. Però il sindaco Andreatta ci crede e ne fa un punto d'onore. Il primo, non sarà quello dell'Italcementi (ancora troppe le incognite da quelle parti), ma quello a sud del Marinaio, vicino al parcheggio dei camper. «L'area è già pubblica e useremo il fondo territoriale. Nel 2012 ci aspettiamo il via libera della Provincia».
Niente sogni, ma solide realtà, direbbe la pubblicità. «Non sono solito fare annunci, sapendo che poi è impossibile mantenere le promesse. Soprattutto di questa stagione, dove le risorse vanno centellinate», dice Andreatta prendendo spunto dal servizio del Trentino che individuava le incompiute comunali e provinciali che resteranno tali anche nel 2012. «Dobbiamo fare i conti con il nostro bilancio - replica - e quindi fare delle scelte. E' inutile proclamare progetti e sogni, non ce lo possiamo permettere. E poi non fa parte della mia politica. La gente apprezza. Preferisco essere sicuro di poter fare qualcosa prima di annunciarlo. Ecco, il parcheggio a Trento Sud si farà, con i collegamenti opportuni per la città: nel 2012 contiamo di avere i finanziamenti e il via libera, per poi lavorare nel 2013».
Se il sindaco mette questa (grande) opera tra la più vicina alla realizzazione, prova a scommettere anche sulle microaree. «Non è vero che ci siamo fermati. Forse negli ultimi mesi dell'anno scorso ne abbiamo parlato meno intensamente rispetto ai precedenti, ma gli uffici sono al lavoro e hanno già individuato gli spazi migliori dove dare una risposta alle esigenze abitative dei sinti. E' una questione di dignità per loro, ma anche di responsabilizzazione».
Sugli altri fronti, invece, tra il dire è il fare è proprio vero che ci sta di mezzo il mare. «La funivia per il Bondone? Certo, sarebbe una buona cosa. Ma anche qui ci scontriamo con l'economicità dell'opera. Farla ci vuole poco, ma il vero nodo è la sua gestione. Se la usiamo per tre o quattro mesi all'anno dubito che si sostenga finanziariamente. E non possiamo correre questo rischio. A chi non piacerebbe avere un collegamento col Bondone? Anche questa, però, è un'opera che senza l'intervento della Provincia noi proprio non possiamo permetterci. Così come lo stesso discorso si può fare per il collegamento nord-sud: che sia il filobus o qualsiasi altra cosa è un ragionamento da fare insieme alla Provincia. E la Valdastico? Vista da Trento ha un sacco di punti a sfavore, ma è altrettanto vero che la Valsugana non può andare avanti in questa situazione di traffico. Serve una soluzione equilibrata di concerto con tutti i soggetti coinvolti».
Un passo in avanti il sindaco lo registra per il Torrione di piazza Fiera. Pare sia stato accantonata definitivamente l'idea dell'assessore Panizza di farci un centro espositivo (il Comune non può permettersi nemmeno la galleria civica) ed è tornata in auge quella di una struttura d'accoglienza di pregio. «La proprietà è della Fonzazione Crosina. La decisione non è nostra anche se ovviamente ci confrontiamo. A gennaio sarà fatta la scelta definitiva».
E poi le Barchesse, «edifici strategici in quella zona, ma sono perplesso a farne un centro di aggregazione giovanile, così vicino al cimitero. Invece le vedo come funzionali al palazzo delle Albere e al Muse». Ma anche qui serve l'intervento della Provincia. Infine c'è il sogno, questo sì: piazza Mostra senza via dei Ventuno, da interrare. «Credo che il progetto sia secondo, in quanto ad anzianità, a quello della Valdastico. Se ne parla almeno da 25 anni. Eh sì, sarebbe proprio bello. Ma servono, come al solito, un sacco di soldi. E fermare lì la viabilità è un problema non di poco conto, viste le centinaia di autobus che ci transitano tutti i giorni».