«Senza dimora, in arrivo una nuova emergenza»

Bertolli dei Volontarinstrada: «A breve saranno chiusi i ricoveri per l’inverno e nei prossimi mesi saranno respinte molte richieste di status di rifugiato»


di Daniele Peretti


TRENTO. Nei prossimi mesi si prospetta una nuova emergenza invisibili che potrebbe essere numericamente significativa. A parlarne è Claudio Bertolli, presidente dei Volontarinstrada, che però nel terzo caso di morte di un senza dimora in tempi recenti a Trento non vede un allarme. «Per la sensazione che abbiamo della realtà di strada, non abbiamo indicazione di cambiamenti sostanziali. La situazione è sempre quella dei mesi precedenti». In strada non ci sono nuovi arrivi o realtà che possano spiegare il decesso della scorsa settimana: «No, anzi non vorrei che la disgrazia di quel povero ragazzo possa distogliere l'attenzione dalla realtà che realmente conta e che è prossima a due eventi che la cambieranno sia a livello numerico che di problematica sociale». Quello più vicino è la fine dell'emergenza freddo: «Ormai è arrivato il cambio di stagione ed a breve saranno chiusi tutti i ricoveri straordinari, a parte quelli istituzionali. Il che vuol dire che arriveranno in strada, nelle ore notturne, alcune decine di persone in più che andranno a cercare posti dove dormire».

Il secondo evento «è quello potenzialmente più grave», osserva Bertolli. «Nei prossimi mesi andranno a sentenza le richieste di status di rifugiati politici. La maggior parte però saranno respinte ed a quel punto verranno meno tutti i benefici attualmente riconosciuti. Primo tra tutti il posto dove dormire». Si tratta di una situazione non procrastinabile perché, in considerazione delle difficoltà a trovare nuovi alloggi, i nuovi rifugiati arriveranno quando si saranno liberati i posti attualmente occupati. Alla pari difficilmente chi si trova in Italia verrà rimpatriato a forza: «E quindi saranno molti quelli che finiranno nel circuito dell'emarginazione cittadina e questa sarà una nuova emergenza sociale che per essere affrontata ha bisogno di una adeguata strategia».

Quanto ai posti letto, la proposta è «di non parlare più di emergenza freddo, ma di confermare gli attuali luoghi di ritrovo per tutto l'anno». E il prossimo inverno cosa succederebbe? «Se si vuole creare una struttura adeguata alle esigenze del territorio, se ne deve aumentare la disponibilità per reggere l'impatto col numero di presenze sempre in aumento. Quindi consolidiamo gli attuali posti letto, per ricoveri notturni aperti tutto l'anno e non più solo stagionali ed a questi affianchiamone dei nuovi. Solo così si può pensare di ampliare l'offerta».

La prospettiva è quella di un incremento considerevole del numero dei senza dimora, perché la fine dell'emergenza freddo e la possibilità che un congruo numero di richieste di rifugio politico possa essere respinto porta a certezze e non a ipotesi. Sulla base di questa prospettiva ci sarebbe tutto il tempo per un piano di programmazione e gestione del problema dei senza tetto per evitare una soluzione dell'ultimo momento a emergenza ormai in corso. L'azione dei Volontarinstrada proseguirà, invece, indipendentemente dalla stagione: «Certo, noi saremo sempre presenti e, con la stagione calda, le nostre uscite saranno ancora più incisive». I volontari vanno in piazza Dante dove creano un gruppo nel quale oltre che ascoltare i problemi dei singoli, si mangia e si canta tutti insieme. «Non obblighiamo nessuno – conclude Bertolli – noi andiamo comunque, chi vuole si aggrega e così iniziano le nostre serate».

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