Segonzano, il farmacista che prescrive la lettura
Il dottor Villaci mette i suoi libri a disposizione dei clienti: «Ne ho la casa piena». E invita a ricambiare portando i propri romanzi in un angolo del suo negozio
SEGONZANO. Considerato che la libreria più vicina è distante 20 chilometri, alle letture dei cittadini di Segonzano vuole pensarci il farmacista. Lui è Pierangelo Villaci, milanese, che da quando si è trasferito in Trentino per rilevare la farmacia del paese, qualche anno fa, trascorre le serate in valle di Cembra leggendo: «Alla fine ho la casa piena di libri. E pure la cantina» spiega sorridendo. «Qualche volume l’ho ceduto alle clienti appassionate di lettura (sono soprattutto donne quelle che amano i libri) ma ora voglio fare di più». Così dal primo dicembre arriva ri-libro, un angolo della farmacia dove troveranno posto i libri (usati) che non vengono più letti e sono pronti a cambiare mano, per essere ri-letti.
Facile replicare che è una trovata pubblicitaria per aumentare i clienti della farmacia, ma Villaci assicura che lui di pubblicità (o di marketing) non ne ha bisogno: «Guardi, la mia è l’unica farmacia della zona. Mi creda: l’unico vantaggio personale che ricaverò da questa idea sarà il piacere di scambiare quattro chiacchiere con gli appassionati di lettura e - spero - liberarmi la cantina». Poiché abbiamo a cuore le letture dei cembrani (e la cantina del dottore) abbiamo deciso di dedicargli più spazio del “trafiletto” che aveva chiesto al Trentino.
Intanto Villaci per non accumulare nuovi libri si è comprato un lettore digitale e così le novità ora le acquista su internet: «Anche una dipendente delle Poste mi ha seguito su questa strada, ma non possiamo aspettarci che tutti facciano lo stesso».
Così i libri (dei generi più vari) si potranno prendere in farmacia, ma anche portare: in entrambi i casi sarà comunque gratis, perché l’iniziativa del farmacista non ha scopo di lucro.
Lui continuerà a fare avanti e indietro da Milano, dove si reca nel finesettimana, senza rimpianti per il giorno che decise di trasferirsi in Trentino: «Non ci crede? Guardi che stanno per partire nuovi concorsi per farmacie. In Lombardia ce ne sono 360 ma io non vi parteciperò, mi sono trovato bene in questa valle dove posso andare nei boschi e la gente mi ha fatto sentire a casa mia». Guarda un po’, disse così anche il notaio fiorentino - con studio a Cembra - che intervistammo poco più di un anno fa. Più o meno lo stesso pensiero del parroco (maltese) inviato in valle dalla Curia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA