Segnana: «Da Ioppi richieste di tamponi dopo metà marzo»
Trento. «Neanche il presidente dell’Ordine dei medici del Trentino Marco Ioppi, aveva previsto ai primi di marzo quale sarebbe stato l’impatto della pandemia da Covid 19, tanto che aveva rilasciato...
Trento. «Neanche il presidente dell’Ordine dei medici del Trentino Marco Ioppi, aveva previsto ai primi di marzo quale sarebbe stato l’impatto della pandemia da Covid 19, tanto che aveva rilasciato in più interviste dichiarazioni assolutamente rassicuranti dove non menzionava il tema dei tamponi. La situazione poi si è evoluta in brevissimo tempo, ma ancora nella sua lettera dell’8 marzo alla Giunta provinciale, in cui pure poneva il problema della tutela del personale sanitario, il dottor Ioppi non parlava né menzionava il tema dei tamponi bensì di dispositivi di protezione individuali e pre-triage. Solo con una successiva lettera del 18 marzo avanzava la richiesta di effettuare i tamponi a tutto il personale e quindi ben oltre ogni sua valutazione preventiva della gravità della situazione» precisa l’assessora alla salute Stefania Segnana in merito ad alcune dichiarazioni del presidente dell’Ordine dei medici. «Dalla Provincia è stato comunque messo in campo uno sforzo straordinario in tutti questi ambiti. Ad esempio, le tensostrutture o pre-triage, per filtrare pazienti e visitatori in ingresso nelle strutture ospedaliere, auspicata da Ioppi, sono state realizzate, e sono a tutt’oggi operative. Riguardo ai tamponi, non abbiamo mai nascosto le difficoltà che stavamo affrontando, non solo noi ma tutto il Paese, soprattutto per reperire i reagenti necessari. Ciononostante il Trentino, con l’Apss ma anche con le sue eccellenze scientifiche, in particolare Cibio e Fem, è diventato uno dei territori in Italia nei quali si fanno maggiori tamponi, come ricordato in questi giorni anche da alcuni quotidiani nazionali assolutamente “super partes”. Siamo arrivati a fare una media di 2000 tamponi al giorno. Tre volte più dell’Emilia Romagna in rapporto alla popolazione. Ciò dimostra che nessuno ha sottovalutato il problema, che il Trentino ha saputo fare rete e cooperare generosamente, anche superando difficoltà oggettive che vanno al di là della volontà dei singoli e delle singole amministrazioni. Ringraziamo comunque il dottor Ioppi per la collaborazione fattiva in questa fase straordinaria, consapevoli che la prossima volta anch’egli si saprà impegnare nel rendere consigli alle autorità competenti ben prima della esplosione della gravità del contesto».