Seggi aperti dalle 6: si vota fino alle 22 in tutta la provincia

Servono tessera elettorale e documento di riconoscimento L’affluenza da superare è fissata a quota 206.655 persone



TRENTO. Il referendum abrogativo provinciale per l’“Abrogazione delle Comunità di Valle” riguarda alcune disposizioni della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino), la cosiddetta “legge di riforma istituzionale”. Gli aventi diritto al voto all’ultima revisione delle liste elettorali (15° giorno antecedente il voto) sono in totale 413.309 (200.901 maschi e 212.408 femmine). Le sezioni elettorali ordinarie sono 528 cui si aggiungono 22 sezioni speciali. Si vota in tutti i comuni della provincia nella sola giornata di oggi. La votazione avrà inizio subito dopo le operazioni preliminari degli uffici elettorali di sezione, che cominceranno alle 6 del mattino, e proseguirà fino alle 22: gli elettori che a tale ora si troveranno ancora nei locali del seggio saranno comunque ammessi a votare.

Chi può votare. Per i referendum provinciali hanno diritto di voto gli elettori del Consiglio provinciale, ovvero solo i cittadini italiani maggiorenni alla data della votazione, che risiedono in Trentino ininterrottamente da almeno un anno. In alcuni casi la legge consente di votare anche a chi risiede in Trentino da meno di un anno; per chiarimenti ci si deve rivolgere all’ufficio elettorale del comune di residenza. Votano in Trentino anche i cittadini italiani residenti all’estero che ricevono l’apposita “cartolina-avviso” spedita dal Comune. Non è previsto alcun sussidio per il rientro.

Come e dove si vota. Per votare è necessario esibire la tessera elettorale personale e un documento di identità. Nel caso di smarrimento della tessera elettorale è possibile rivolgersi all’ufficio elettorale del Comune di residenza per ottenerne un duplicato. Si vota su un’unica scheda dove sono riportati sulla parte sinistra il quesito referendario e, a fianco, due riquadri recanti la dicitura “Sì” e “No”. Ogni elettore può tracciare con la matita copiativa un segno di voto barrando il “Sì” oppure il “No” stampato accanto al quesito referendario. Si vota nel proprio comune, nella sezione elettorale indicata sulla propria tessera elettorale. Chi è ricoverato presso un ospedale o una casa di cura può chiedere di votare dove è degente. Per poter votare è necessaria l'attestazione del sindaco del comune di residenza, che va richiesta tramite la direzione dei luoghi di cura. La medesima possibilità è prevista anche per chi è detenuto in carcere.

Quorum referendario. Per l’approvazione della proposta di abrogazione contenuta nel quesito referendario è necessario che partecipi alla consultazione la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto (elettori) e che abbia votato per il “Sì” la maggioranza di coloro che hanno votato in modo valido. Il quorum è dunque fissato a quota 206.655 elettori.

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