Se la fregatura arriva in bolletta

Il bilancio del Crtcu: tra telefonia e commercio recuperati 275 mila euro


Maddalena di Tolla


TRENTO. Ieri si festeggiava la 50ima giornata internazionale dei diritti dei consumatori. Così si è parlato delle attività a loro difesa, nell'annuale conferenza stampa del Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento (Crtcu).

Il direttore Carlo Biasior ha illustrato i risultati: i problemi sono sempre tanti e sentiti dai cittadini ma il Centro riesce a soddisfare molte delle richieste pervenute. Crescono le consulenze prestate (+10,3% sul 2011), arrivando a quasi tremila. Vi si aggiungono le più semplici richieste di informazioni (oltre 4700).

Il totale del denaro recuperato per i consumatori, nelle vertenze con un valore economico, è notevole: sono 275.000 euro, più di un terzo del valore delle dispute. Il costo del servizio (consulenze, informazioni, conciliazioni, sito web, camper che gira per le valli) è pari a 300.000 euro annui, con 5 collaboratori. Il centro è interamente finanziato dalla Provincia, su base di previsione di legge. I servizi sono gratuiti per i cittadini.

La telefonia è il settore con più vertenze (33,65% del totale, 983 casi), i problemi sono soprattutto mancato rispetto dei contratti, ostacoli all'esercizio del diritto di recesso e cosa particolarmente sgradevole, la difficoltà di trovare interlocutori. In questo settore sono stati recuperati oltre 81.000 euro.

Il secondo settore problematico (19,48% delle vertenze, 569 casi) è quello del commercio, dove i problemi sono soprattutto intorno alle garanzie dei prodotti, in particolare nell'elettronica. Notevole - va ricordato - l'esito della mega vertenza contro il gigante Apple, che non riconosceva la garanzia dei due anni. In quel caso il Crtcu ha vinto, ottenendo una multa di 900.000 euro per l'azienda. Si riscontrano poi problemi nel settore dei pannelli fotovoltaici (ritardi, non regola d'arte) e con le vendite porta a porta (metodi aggressivi, informazioni fuorvianti) e anche con la classica vendita telefonica di mobilia (montaggi di scarsa qualità).

Terzo settore (9,11% delle vertenze, 266 casi, valore recuperato circa 2.500 euro) è quello dell'energia e del gas. Qui i problemi nascono per servizi non richiesti, mancato rispetto del recesso, tempi lunghi di risposta ai reclami, fatturazioni errate, difficoltà di trovare un interlocutore. Il settore delle automobili è oggetto poi di un altro 9% delle vertenze, con un valore recuperato pari a 57.000 euro e 263 casi seguiti. I guai, in questo caso, derivano dalla scarsa regolarità delle vendite di auto usate.













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