Scoppia la grana Trentino Sviluppo

Rinviata la decisione sul cda. La Ballardini vicina a perdere il posto


Ubaldo Cordellini


TRENTO. In giunta scoppia la grana Trentino Sviluppo. La decisione sul nuovo consiglio d'amministrazione della società controllata dalla Provincia è stata rinviata a giovedì. Ieri, nella giunta fuoriporta a Malga Punto Sosta, se ne è parlato, ma non si è arrivati a nessuna conclusione. Durante la discussione è stata anche contestata la recente legge sulle nomine che prevede che gli amministratori delle società controllate vengano scelti tra coloro che fanno domanda alcuni mesi prima. Nella fattispecie, da parte di alcuni assessori è emerso il dubbio che tra i candidati vi siano le professionalità giuste per le sfide che attendono Trentino Sviluppo. La società, infatti, rappresenta uno dei pilastri sui quali la giunta intende basare la sua politica di crescita. Trentino Sviluppo non sarà più solo chiamata a fare da agenzia immobiliare, acquistando le aree di aziende più o meno in difficoltà iniettando nelle loro casse denaro fresco con lo strumento del lease-back.

La crisi, lo ha detto ieri il presidente Lorenzo Dellai, obbliga a nuove sfide. Trentino Sviluppo dovrà puntare su tre direttrici fondamentali: l'internazionalizzazione, l'equity e la capacità di attrarre investimenti da fuori provincia. Tre campi che finora sono stati affrontati solo parzialmente. In particolare, l'equity, ovvero la capacità di lanciare iniziative innovative attraverso forme di partecipazione mista pubblico-privata, dovrebbe essere una delle strade da percorrere. Da Trentino Sviluppo ci si attende anche la capacità di portare aziende da fuori, un po' come è stato già fatto con la Fly e con la Bonfiglioli.

Per fare tutto questo, però, servono le professionalità giuste. Degli uscenti, sembra che abbia ottime possibilità di restare solo Diego Laner, consigliere delegato la cui opera è stata molto apprezzata. Il presidente uscente Paolo Mazzalai non si è neanche ricandidato, visto che era in procinto di diventare presidente dell'Associazione industriali. Al suo posto potrebbe andare l'ex vicepresidente di Confindustria Trento, Alberto Taddei, uno dei titolari della Silvelox. Una parte della giunta provinciale tifa per lui, anche in considerazione del fatto che rappresenta gli industriali e che si ritiene necessaria una collaborazione stretta con la categoria in un momento così difficile. Un'altra parte della giunta, invece, sponsorizza il manager Paolo Raffaelli. C'è stata discussione anche sull'opportunità di confermare la consigliera uscente Patrizia Ballardini, che è anche presidente della Comunità di valle delle Giudicarie. Al momento, le possibilità di una conferma della Ballardini sembrano molto basse.

La decisione definitiva sarà presa giovedì in una seduta di giunta convocata apposta. Sullo sfondo rimane l'insofferenza mostrata da più di un assessore per la legge che imbriglia un po' troppo la giunta. Da più parti si è fatto presente che forse in questo caso sarà necessario sfruttare la possibilità per la giunta di scegliere tecnici al di fuori dai candidati. In questi giorni, comunque, il lavoro andrà avanti e si cercherà una soluzione all'altezza di una società capace di movimentare oltre un miliardo in cinque anni.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Sanità

Ostetricia e ginecologia del Santa Chiara, la guida a Fabrizio Taddei

Dopo aver guidato il reparto a Rovereto e negli ultimi tre anni a scavalco con l'ospedale di Trento, ora passa esclusivamente al capoluogo, mentre al Santa Maria del Carmine gli subentra Pietro Dal Rì, attuale titolare della struttura semplice chirurgia ginecologica endoscopica