Scontro fra la Corte dei Conti e Dellai"Troppe agenzie in Provincia"
Secondo i magistrati le agenzie svuotano il bilancio provinciale e fanno aumentare i costi di gestione. Replica del governatore: "Valutazioni campate in aria e frutto di errori"
TRENTO. Troppe agenzie «svuotano» il bilancio provinciale e rischiano di aumentare i costi di gestione. E’ il messaggio lanciato ieri dalla procura della Corte dei Conti e indirizzato al presidente Lorenzo Dellai, che dell’assetto amministrativo basato sulla delega di funzioni ad Agenzie ad hoc ha sempre fatto un vanto. La Corte ha anche chiesto di ridurre i costi della politica.
La sezione di controllo per il Trentino Alto Adige della Corte dei Conti si è riunita ieri mattina in Sala Depero - presso il Palazzo della Provincia in piazza Dante - per valutare se promuovere o bocciare il rendiconto delle due Province e della Regione. Il giudizio è stato positivo, ma non senza critiche.
Per quanto riguarda il Trentino, il procuratore generale Mario Ristuccia ha bacchettato la Provincia sotto vari aspetti. In primo luogo per le troppe Agenzie. Il loro aumento (ad oggi sono cinque) determinerebbe una «minore significatività del bilancio provinciale per l’estromissione dei dati di entrata e di spesa riferiti a tali organismi (53 milioni di euro) e comunque va sottoposto ad accurata attenzione anche sotto il profilo dei costi gestionali dei relativi organi». Discorso analogo per le società partecipate della Provincia (25), sette delle quali - ha sottolineato il procuratore - nel corso del 2008 hanno riscontrato perdite. Inoltre la procura ha anche rimarcato il costo complessivo dei compensi per gli amministratori, pari a 1,2 milioni di euro, così come per i sindaci.
La Sezione di controllo ha punzecchiato l’amministrazione provinciale anche sul mancato contenimento dei costi della politica, così come richiesto dalla finanziaria statale del 2007. Negli anni 2007 e 2008 il contenimento dei costi in questo ambito ha raggiunto risultati positivi. Non così nel 2009.
La replica del presidente Dellai alle osservazioni della Corte è arrivata a stretto giro di posta. E non è stata tenera. «Le critiche sono sempre ben accette - - ha detto il presidente - basta che siano fondate. Invece nelle relazoni ho notato tanti errori tecnici che hanno dato origine a valutazioni campate in aria. Se questo è il livello di approfondimento dei nostri conti pubblici da parte della Corte a sezioni unite, beh, non sono molto confortato».
Entrando nel merito delle questioni, la giunta provinciale difende innanzitutto il sistema delle Agenzie: «Esse non costituiscono certo alcuna deviazione rispetto alle procedure di pianificazione, gestione e controllo delle risorse pubbliche».
Per quanto riguarda le società, la Provincia replica di aver attivato le cosiddette società di sistema per la gestione in forma associata dei servizi nei confronti dei 350 enti del territorio: «Questo per superare la frammentazione del sistema pubblico locale, condividere gli investimenti, abbattere i costi di gestione. Le società della Provincia contribuiscono ad un aumento della efficienza complessiva dell’amministrazione». Un altro dato: «Le ritenute fiscali sulle operazioni finanziarie originate dalle società hanno generato 98 milioni di euro di entrate. Non solo: senza l’apporto di queste società e delle Agenzie la stessa manovra anticrisi non avrebbe potuto raggiungere i risultati sperati. Ci si poteva aspettare da parte della Corte una lettura complessiva di questi dati»