Scontro con un capriolo «Nessuno interveniva»
TRENTO. Un capriolo che sbuca all’improvviso dalla campagna, nell'oscurità della sera, sulla strada tra Romagnano e Ravina. Finisce prima contro una macchina che lo sbalza sulla corsia opposta e...
TRENTO. Un capriolo che sbuca all’improvviso dalla campagna, nell'oscurità della sera, sulla strada tra Romagnano e Ravina. Finisce prima contro una macchina che lo sbalza sulla corsia opposta e quindi sotto le ruote di un'altra auto, quella guidata dal signor Antonio che con la moglie martedì sera stava tornando a casa a Bolzano.
I conducenti delle due auto si rimprendono dallo spavento e realizzano che fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma il povero capriolo giace morto in mezzo alla strada.
«Non potevamo certo ripartire come niente fosse, quindi ho chiamato il 112, ma lì è cominciata una scena fantozziana - racconta Antonio - siamo stati rimbalzati da uno all’altro, carabinieri, vigili del fuoco, Forestale. È stata un’odissea durata ore. Sembrava che nessuno avesse la competenza ad intervenire». «Intanto - continua il racconto l’automobilista bolzanino - noi ci siamo arrangiati illuminando la strada e il capriolo con i fari dell’auto. Era pericoloso anche perché in quel momento c’era parecchio traffico ed era diventato completamente buio. Io continuavo a chiamare ma non arrivava nessuno, mi è sembrato assurdo».
Fortuna ha voluto che lungo la strada passasse casualmente un vigile del fuoco volontario di Romagnano, che si è fermato e ha poi chiamato un collega di Ravina. «Finalmente dopo un’ora e mezza con la strada semibloccata è arrivata la Polizia municipale di Trento, e anche la Forestale da Mezzolombardo, e lì è cominciata la trafila per capire chi doveva rimuovere la carcassa dell’animale. Una scena fantozziana - è la conclusione di Antonio - la mia sensazione è stata quella di una grande disorganizzazione, a cui in questa circostanza ha supplito il senso civico dei cittadini. Ma se devo dire della mia esperienza con il 112, sinceramente mi è sembrato di impazzire».
Le auto dei due protagonisti dello scontro con il capriolo ieri sono finite entrambe in officina per essere riparate, «ma questo sarebbe nulla - commenta Antonio - il problema è che la situazione in cui ci siamo trovati era potenzialmente pericolosa per l’incolumità pubblica».