Scialpinista trentino muore travolto da una valanga in Val d'Ultimo
I soccorritori hanno trovato il suo corpo sotto un metro di neve fresca grazie all’Arva. Paolo Graiff, 37 anni, di Cavareno era partito da solo
CAVARENO. Un uomo di 37 anni di Cavareno, Paolo Graiff, è morto sotto una valanga nel tardo pomeriggio in val d'Ultimo.
Il suo corpo senza vita è stato trovato in serata dagli uomini del soccorso alpino che erano stati allertati dai familiari di Graiff, preoccupati dal suo mancato rientro dopo una gita di scialpinismo quasi certamente in solitaria. L'uomo era giunto in val d'Ultimo in macchina.
Parcheggiato il mezzo a Proves, era partito per un'escusione. I familiari, non vendendolo rientrare a casa, alle otto di sera hanno deciso di dare l'allarme al 118. La centrale del soccorso ha allertato le squadre di Dimaro, Rabbi, Cles, Fondo e Merano, le quali sono salite sino alla cima Olmi, da lì sono ridiscese e hanno notato il distacco di una valanga, intuendo che forse proprio lì sotto era finito lo scialpinista, che era partito da casa se senza dare indicazioni precise sulla sua meta.
Graiff aveva con sè l'Arva, particolare questo che ha consentito ai soccorritori di individuare il corpo sotto un metro di neve. Purtroppo non c'è stato nulla da fare, l'uomo era ormai morto. I soccorritori non hanno però potuto provvedere alla rimozione della salma, visto che esisteva il forte rischio del distacco di altre valanaghe.
Questa mattina altre squadre torneranno in cima per il recupero del corpo. Graiff era un bravo scialpinista, esperto e coscenzioso. troppo presto, poter stabilire cosa sia realmente successo e se sia stato lui stesso a provocare il distacco. In zona il pericolo valanghe pare fosse piuttosto accentuato.
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