Scatta l’ora del Bancomat obbligatorio

Pos per i pagamenti sopra i 30 euro, ma non ci sono sanzioni. Categorie divise Confesercenti: «Lotta alla piccola evasione». No di Confcommercio



TRENTO. Uso del Pos obbligatorio da domani per tutte le transazioni superiori ai 30 euro. Ma si tratta di una novità all’italiana: da una parte l'obbligo, ma dall'altra nessuna sanzione per chi non adotterà il bancomat. Se dunque al momento la situazione non dovrebbe cambiare di molto, ci sarà però il rischio che una modifica possa introdurre la sanzione. Il giudizio delle categorie non è del tutto unanime. Roberto De Laurentis presidente dell'Associazione artigiani: «Mi sembra un provvedimento adottato in tutta fretta, che è stato ripensato e lasciato a metà. Non c'è sanzione, quindi come associazione non abbiamo fatto nessuna pressione sui nostri associati». L'ennesimo favore alle banche, sulla falsariga dall'obbligatorietà del conto corrente per incassare le pensioni? Sembrerebbe proprio di sì, perché a monte del provvedimento non c'è nessuna convenzione con gli istituti bancari, ma nemmeno con i gestori telefonici che escludono dai pacchetti in offerta le telefonate per attivare il pagamento tramite Pos.

Costi che chiaramente aumenterebbero a dismisura se si intensificassero le transazioni. Loris Lombardini, presidente di Confesercenti: «A livello concettuale sono d'accordo con quei provvedimenti che contribuiscono a svecchiare il nostro sistema e questo indubbiamente aiuta. Ma ho alcune perplessità che sono legate prima di tutto ai costi. Tra i nostri associati abbiamo molti distributori di carburante, ma ognuno ha un diverso trattamento dei costi di gestione del Pos, anche nell'ambito della stessa banca. Poi penso ai pensionati, ma anche a tutti quelle persone che non sono abituate a farne uso. Consideriamo che siamo il Paese con la minor percentuale di utilizzo». Giorgio Buratti, presidente dell'Associazione pubblici esercizi: «Non c'è buon senso, andiamo solo ad aumentare il carico burocratico che pesa sulle attività commerciali. Cosa succede se dopo la consumazione, l'esercente non può incassare tramite Pos? Il cliente è legittimato a non pagare? Oppure si fa uno sconto per restare nell'ambito del pagamento in contanti? Questo quando in Italia abbiamo già il limite di mille euro per le transazioni in contante, mentre mediamente in Europa è quattro volte superiore».

Il motivo dell'obbligo della tracciabilità è quello della lotta all'evasione. Servirà? «Per me si - risponde Lombardini - non per individuare la grande evasione che in Italia sembra impossibile far emergere, ma per contrastare quella medio-piccola. Certo sarà un po' come togliere qualche secchio dal mare della liquidità sommersa, ma aiuta». Buratti: «Cosa si vuol far credere, che con un provvedimento che viola la privacy dei cittadini e che li avvicina sempre più a non essere più tali, ma trasformandoli in sudditi, si risolva il problema dell'evasione? Sa cosa succede? Siccome non si riesce a sconfiggere l'evasione, si fa pagare il doppio ai contribuenti onesti». Comunque un costo in più che va ad aggiungersi ai tanti altri. «Tangenti: io le definirei così. E' come il parcheggio. Ma si sono fatti i conti che se un cittadino vuole andare in un bar della zona centrale paga un euro per il caffè ed altrettanto per il parcheggio? Oppure se si va a fare una spesa da 15 euro ci vuole un 10% aggiuntivo per lo stallo? Si vuole solo favorire i centri commerciali a danno dei piccoli esercizi. Si è sbagliato in passato ed adesso per riparare agli errori, si crea una situazione inaccettabile».

Decisamente più ottimista Lombardini: «Adesso si tratta di educare la gente all'uso del bancomat, che in Italia non è ancora patrimonio di tutti. Poi dovranno essere regolati per legge i costi di un servizio che se diventa obbligatorio, dovranno cambiare rispetto agli attuali. Penso alla necessità di semplificare l'uso delle postazioni mobili. Mi riferisco ad un artigiano che fa una riparazione in casa. In un simile contesto non c'era spazio per una sanzione, ma abbiamo fatto il primo passo di un percorso che ha come punto d'arrivo la modernizzazione del sistema Italia».













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