Sarri dal ritiro di Dimaro: "Da Higuain neanche una telefonata"
Il tecnico del Napoli intervistato nel ritiro trentino sconcertato per il comportamento del Pipita
DIMARO. «La scelta è stata sua, perchè l’offerta che gli è stata fatta da noi era in linea con ciò che gli è poi stato concesso altrove. È chiaro che perdiamo un giocatore determinante, il più forte centravanti al mondo, ma dal punto di vista personale resta l’amarezza: perchè mi aspettavo che mi facesse almeno una telefonata, magari cinque minuti prima che cominciasse le visite mediche. Sono abbastanza vecchio, però, per non meravigliarmi». Maurizio Sarri, intervistato dal «Corriere dello Sport» nel ritiro del Napoli a Dimaro, parla per la prima volta dell’addio di Higuain, passato alla Juventus.
«Anche i ragazzi si aspettavano un saluto, non mi risulta che ci sia stato. Certo, un pizzico di sconcerto lo registri, ma poi c’è il campo che aiuta a dimenticare. Alla squadra ho detto: non ci piangiamo addosso, non abbiamo alibi, siamo forti. E l’anno scorso abbiamo giocato tre partite senza di lui e abbiamo fatto sei punti, non male mi pare». Dal mercato potrebbero arrivare Milik e Icardi. «Per quel che mi riguarda, sono l’allenatore del Napoli e devo dar fiducia a Gabbiadini, che ha mezzi da sfruttare - replica Sarri - Come si ovvia all’assenza di Higuain? Spalmando le responsabilità sul gioco, sul collettivo. Bisogna ovviare a quest’assenza. I fuoriclasse sono pochi, ne abbiamo perso uno, non certo la voglia di giocare come piace a noi».
E per lo scudetto, anche se la Juve è strafavorita, niente è ancora deciso. «Anche i favoriti possono sbagliare, sulla carta il destino del campionato sembra già segnato però ci saranno 38 partite e posso assicurarvi che loro ne avranno una difficilissima, quasi proibitiva, il 2 aprile al San Paolo - avverte Sarri - Firmare per una stagione come l’ultima? Io non firmo un bel niente, si riparte da zero».