Sarca in piena, annega un cavallo
L’animale intrappolato nell’acqua a Pietramurata. Posizionate le reti protettive alle foci del Sarca
ALTO GARDA. Le piogge delle ultime ore hanno gonfiato il Sarca e ieri pomeriggio è scattata l’allerta e il posizionamento delle reti protettive alle foci.
Purtroppo, nel bilancio della giornata, va registrato l’annegamento di un cavallo. L’episodio è avvenuto a Pietramurata, all’altezza del magazzino della coop valli del Sarca. Sulla riva stavano pascolando due cavalli, assicurati ad una fune. Quando il proprietario ha visto che il livello dell’acqua è salito è andato a liberarli per spostarli in una zona sicura. Operazione che si è conclusa con successo con il primo animale, mentre il secondo si è spaventato, forse proprio per la portata dell’acqua, ed è finito nel fiume. Impossibile recuperarlo senza rischiare di finire inghiottiti dal fiume e neppure i pompieri di Dro - che si trovavano in zona per monitorare il Sarca - hanno potuto fare qualcosa. La corrente, purtroppo, ha sopraffatto il cavallo: nei prossimi giorni si tenterà il recupero della carcassa.
Ieri è appunto scattato l'allarme-piena sul Sarca e i vigili del fuoco volontari di Riva e Torbole hanno provveduto al posizionamento di 800 metri di reti d'acciaio in prossimità delle foci, per prevenire il possibile sversamento nel Garda del legname. Evento, quest'ultimo, che potrebbe creare da una parte seri problemi di sicurezza alla navigazione, dall'altra disagio ai bagnanti che soprattutto nei giorni ferragostani frequentano il Garda trentino.
«La preallerta scatta quando da Ponte Pià c'è uno svaso naturale di 130 metri cubi al secondo – spiega Nico Posenato, ispettore distrettuale dei vigili del fuoco volontari – a 150 scatta l'allerta vera e propria con il posizionamento delle reti protettive in prossimità delle foci del Sarca. La segnalazione è arrivata intorno alle 17 e ci siamo subito mobilitati con i corpi volontari di Riva e Torbole, che hanno provveduto ad effettuare il lavoro. Nel frattempo la portata del Sarca è salita a 165 metri cubi». Allertati anche i corpi di Arco e Dro, che hanno il compito di monitorare gli argini del Sarca nel territorio di competenza.
«In teoria – spiega ancora Posenato – problemi veri non ci dovrebbero essere fino ad una portata di 200 metri cubi. Ma, tanto per avere un'idea delle proporzioni, nell'autunno del 2000, quando ci furono frane e allagamenti in tutto il Trentino, la portata del Sarca aveva raggiunto 600 metri cubi d'acqua di portata».
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