Sant'Orsola, inalazioni certificate
Nuovo riconoscimento ufficiale per l'acqua termale della Fonte Pegara
SANT'ORSOLA TERME. Un altro passo avanti importante per rendere la situazione di Sant'Orsola aderente alla realta, quanto meno di nome. L'acqua termale della fonte Pegara è stata certificata adatta alle inalazioni. In sostanza il suo utilizzo può avvenire anche tramite aerosol. La certificazione ottenuta si aggiunge a quella che dà la possibilità di berla, avvenuta l'estate scorsa.
Si completa così il ciclo dell'attività termale. Rimane esclusa invece la possibilità di utilizzare l'acqua per "bagni", così come avveniva fino ad una quindicina di anni fa, quando ebbe inizio il calvario del complesso. Sembra si tratti di un problema di quantità che dovrebbe essere risolto quanto prima. Per intanto, poter utilizzare l'acqua (in concessione al Comune di Sant'Orsola Terme) come bevanda e inalazione è un risultato notevole che il sindaco Fontanari ha sottolineato proprio recentemente.
È dal 1904 che dalla sorgente nella miniera Pegara zampilla acqua termale ed è dal 1932 che le sorgenti sono state date in concessione (per un secolo) al Comune. Il primo riconoscimento da parte del ministero della sanità di terapeuticità dell'acqua era coinciso con l'acquisto dello stabilimento da parte di due imprenditori trentini: Lorenzo Zampedri (di Viarago) e Paolo Piffer (di Trento). Se lo erano aggiudicato ad un'asta giudiziaria dopo il fallimento avvenuto nel 1992 e le successive numerose traversie.
La seconda recente certificazione ha coinciso invece con l'avvio della progettazione per un poderoso intervento al complesso termale da parte dei due nuovi proprietari che hanno costituito la snc "Lorenzo Zampedri e Paolo Piffer". Una progettazione di massima che andrà ancora affinata secondo le dichiarazioni di Lorenzo Zampedri, ma che già da un'idea di quanto i due imprenditori intendono fare.
Il progetto nella sua prima bozza ha iniziato a circolare con approcci sia in municipio a Sant'Orsola, sia e soprattutto con la Provincia. Contributi specifici per interventi del genere sono pervisti dalla legge provinciale. In campo economico e quindi anche turistico, il complesso termale rappresenta una importante carta da giocare non solo a livello locale. Per la Valle dei Mocheni, riappropriarsi delle terme significa dare impulso alle attività imprenditoriali. Ma è evidente che proporre sul panorama trentino una struttura termale riveste un significato importante.