Sanità, gli stipendi d’oro dell’azienda di Trento
Il direttore generale è il secondo tra i più pagati del nord Italia, dopo Bolzano. Ma anche per i medici c’è un “bonus trentino” che vale 54 milioni di euro all’anno
TRENTO. La paga del direttore generale dell’azienda sanitaria di Trento è stata ridotta già due volte negli ultimi sei anni, ma si tratta ancora di uno stipendio d’oro, soprattutto se confrontato con le retribuzioni dei colleghi del nord Italia. Anche perché la giunta provinciale mentre riduceva lo stipendio del super manager della sanità trentina del 10 per cento, aumentava contemporaneamente il premio legato ai risultati che dal 20% ha raggiunto la percentuale record del 30% con la possibilità quindi di arrivare fino a 227 mila euro lordi all’anno. Solo in provincia di Bolzano è prevista una paga superiore per il proprio direttore generale.
I dati sono stati calcolati e pubblicati dall’assessore provinciale Luca Zeni, in risposta al Movimento 5 Stelle che nel marzo scorso presentò un’interrogazione, quando era in corso la selezione per il nuovo direttore dell’azienda sanitaria. Alla fine la giunta provinciale scelse Paolo Bordon che - proveniente dall’azienda sanitaria di Pordenone - fece un bel salto di retribuzione nonostante i tagli stabiliti dalla Provincia rispetto al compenso previsto per il direttore generale uscente Luciano Flor (che al contrario, trasferito a Padova, si è ritrovato con uno stipendio piuttosto dimagrito).
Il consigliere provinciale Filippo Degasperi voleva conoscere la retribuzione dei manager della sanità nel nord Italia e l’assessore Zeni l’ha accontentato. Il compenso più ricco è previsto a Bolzano (dove i 218 mila euro lordi annuali di base possono diventare 250 mila con il premio massimo), segue Trento (175 mila euro, aumentabili fino a 227 mila euro), quindi Lombardia (155 mila euro, aumentabili a 186 mila), Valle d’Aosta e Toscana (137 mila euro, aumentabili fino a 164 mila), Friuli Venezia Giulia (132 mila euro, aumentabili fino a 158 mila euro); Veneto (124 mila euro che possono diventare 148 mila) e infine Piemonte dove il compenso base è di 122 mila euro che con un premio del 20 per cento possono diventare 146 mila).
Ma a cosa sono dovute differenze così marcate? L’assessore Zeni attribuisce la differenza alla realtà trentina dove un’unica azienda sanitaria gestisce i servizi per oltre 500 mila cittadini su un territorio complicato, con sette ospedali. Una situazione - dice l’assessore - confrontabile solo con Bolzano dove il compenso è addirittura superiore rispetto a Trento. Resta il fatto che fare il direttore di azienda sanitaria a Trento risulta più conveniente rispetto alla maggior parte delle città del nord Italia.
Ma non solo la paga del direttore generale dell’azienda sanitaria è d’oro. Nella risposta all’interrogazione Zeni mette in evidenza che anche per quanto riguarda il personale medico la provincia di Trento spende 54 milioni ogni anno (su un bilancio di circa 1 miliardo) per integrare gli stipendi del personale in servizio negli ospedali trentini.