Salvo il Tribunale di Rovereto, cancellate le sedi distaccate
TRENTO. Rovereto si salva, le sedi distaccate no. Alla fine questo è il risultato del decreto sulla spending review. Il Tribunale di Rovereto si salva grazie alla norma già prevista nella legge...
TRENTO. Rovereto si salva, le sedi distaccate no. Alla fine questo è il risultato del decreto sulla spending review. Il Tribunale di Rovereto si salva grazie alla norma già prevista nella legge delega, compresa nel decreto Salva Italia, che prevedeva il mantenimento di almeno tre tribunali per ogni distretto di Coerte d’appello. In forza di questa norma, Rovereto, che è il terzo tribunale del distretto dopo Trento e Bolzano, non sarà interessata dall’eliminazione.
Stessa sorte, invece, non avranno le quattro sedi distaccate di Tione, Borgo Valsugana, Cles e Cavalese. In queste sedi si tengono i procedimenti penali del tribunale monocratico e le cause civili. Secondo l’avvocato Patrizia Corona, presidente dell’Ordine degli avvocati di Trento, l’eliminazione delle quattro sedi staccate del Tribunale non comporta grandi risparmi, si parla di una cifra che va dai 20 ai 40 mila euro, mentre i costi per i cittadini sarebbero molto maggiori, sia in termini di minor servizio sia in termini di spese vive per il raggiungimento del capoluogo per tutti i procedimenti giudiziari.
A livello nazionale, le sedi distaccate che vengono sacrificate dal governo sono quasi 300. Il destino di quelle trentine, come di quelle altoatesine, sembra ormai segnato. La giunta provinciale, infatti, sembra privilegiare altre priorità, come quella dei piccoli ospedali.
La soppressione delle sedi distaccate del Tribunale comporterà il trasferimento del personale nel capoluogo. Si tratta di otto dipendenti al massimo che andranno a rinforzare l’organico degli uffici giudiziari già molto carenti.
Del resto la preoccupazione maggiore che si coglie nei corridoi del palazzo di giustizia non è tanto per l’eliminazione delle sedi distaccate, quanto per la riduzione del personale. La spending review prevede un calo del personale del 10 per cento. Secondo il decreto, gran parte della riduzione dovrà interessare proprio la giustizia.
Gli organici sono già ridotti all’osso, come dimostra il lavoro che si fa sempre più pesante e faticoso. Una riduzione del personale metterebbe in ginocchio una giustizia che già adesso fa i salti mortali e d è caratterizzata per forza di cose dai tempi lunghi. Un risparmio, quindi, che rischia di costare molto caro nel complesso a tutta la società.