Sabotaggio al rifugio Bindesi, indaga la polizia scientifica 

Il caso. Domenica mattina alcuni escursionisti hanno avvertito un forte odore di gas vicino al rifugio Una mano ignota ha manomesso l’impianto gpl. I gestori: «Abbiamo già denunciato altri episodi»


Valentina Leone


Trento. Non è il primo episodio, e la mano sembrerebbe essere la stessa. Per l'ennesima volta negli ultimi mesi, infatti, i gestori del rifugio Bindesi, a Villazzano, hanno trovato danni alla struttura.

Ieri mattina, verso le 10, tre escursionisti che stavano facendo una passeggiata nei boschi hanno sentito un forte odore di gas a distanza di circa quaranta metri dal rifugio e, allarmati, hanno chiamato il 112. Sul posto sono immediatamente accorsi i vigili del fuoco volontari di Villazzano, un ispettore del corpo volontario e anche la polizia scientifica: gli investigatori hanno trovato danni all'impianto gpl, che si trova in un'area recintata sul retro del rifugio.

È probabile che l'autore (o gli autori) del danneggiamento - il collettore è stato infatti trovato staccato dalla bombola - si sia mosso nel corso della notte oppure questa mattina molto presto, dal momento che l'odore di gas è stato avvertito dagli escursionisti che hanno dato l'allarme ad una certa distanza. Sull'episodio indaga la polizia.

Come detto ci sono stati altri fatti simili nel recente passato, che i gestori del rifugio hanno sempre denunciato alle autorità competenti: non solo il danneggiamento della bombola, ma anche il ritrovamento, in almeno un paio di circostanze, di chiodi da cantiere nel parcheggio di fronte al rifugio e anche dei vetri rotti. Per quanto riguarda il danneggiamento all’impianto gpl, è la terza manomissione da gennaio e solo per la tempestiva segnalazione di escursionisti o degli stessi gestori si sono evitate conseguenze ben più gravi come un’esplosione. Chi colpisce, peraltro, sceglie sempre e non a caso periodi in cui il rifugio è chiuso.

I gestori, assistiti dall'avvocato Nicola Stolfi, si rivolgeranno anche questa volta, come già avvenuto in passato, alla magistratura: «È un fatto molto grave. Abbiamo piena fiducia nell'operato della polizia e della magistratura e ci affidiamo a loro perché i responsabili vengano al più presto individuati e assicurati alla giustizia».













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