S.Giorgio, speed-check divelto

Ancora atti di vandalismo contro gli apparecchi da poco installati dall’amministrazione comunale


di Gianluca Marcolini


ARCO. C'è voluta la forza di più persone per strapparlo dal terreno dentro cui era ancorato e lasciarlo penzolante sul proprio fianco, come una torre di Pisa in miniatura, inerme ma soprattutto inefficace.

Nella notte fra mercoledì e giovedì una mano che risulta al momento ignota ha deciso di scagliarsi contro uno degli speed-check posizionati dall'amministrazione arcense sulle strade comunali. Nello specifico contro quello posto al controllo del traffico sulla provinciale di S.Giorgio, al confine con Riva, a sud dell'abitato. L'autovelox è stato letteralmente sradicato dalla terra, assieme al suo basamento in cemento che lo teneva in piedi sul ciglio della strada. Con ogni probabilità gli autori del misfatto si sono aggrappati da una parte ed hanno spinto dall'altra, facendo leva sul piccolo spuntone finché lo hanno divelto. Una singola persona difficilmente sarebbe riuscita nell'intento, ecco perché tutto fa pensare ad un gesto frutto di una scorribanda notturna compiuta da teppisti particolarmente su di giri. Subito scartata, invece, l'ipotesi che a muovere la famigerata mano sia stata la rabbia di un cittadino particolarmente contrariato dalla decisione della giunta arcense di posizionare gli speed-check, nemici storici degli automobilisti

. Lo stesso assessore alla mobilità Roberto Bresciani esclude in maniera categorica la matrice “politica”. «Gli speed-check non sono così invisi alla popolazione come qualcuno vuole far credere – commenta – anzi, ricevo molte sollecitazioni da parte degli stessi cittadini che mi chiedono di installare gli autovelox anche sulle strade delle loro frazioni. Il traffico ha raggiunto livelli insopportabili, anche in termini di pericolosità, e così la gente chiede iniziative per poter viaggiare e camminare in sicurezza. I cittadini di S.Giorgio, ad esempio, si sono detti molto soddisfatti dell'installazione dei due speed-check, che hanno contribuito a ridurre la velocità dei veicoli in transito sulla provinciale. Non saranno assolutamente contenti di quanto è accaduto l'altra notte ma vedremo di sistemare tutto al più presto, come è accaduto quando c'è stato il raid con la vernice«.

Qualche settimana fa, infatti, sempre mano ignota aveva deciso di imbrattare, nottetempo, la “bocca di fuoco” da cui gli autovelox (quelli ubicati nei dintorni del centro) sparano le tanto temute fotografie. «Un gesto d'infinita stupidità – aveva commentato, molto seccato, il sindaco Paolo Mattei – di cui si fa davvero fatica a capire il senso, e che costituisce un grave danno a tutta la comunità».

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