Sì della Fenalt al contratto: «Firma sofferta ma necessaria»
TRENTO. Si è tenuta ieri a Trento, al cinema Vittoria, l’assemblea generale della Fenalt per sottoporre agli iscritti il nuovo contratto delle autonomie locali. L’assemblea ha espresso forti critiche...
TRENTO. Si è tenuta ieri a Trento, al cinema Vittoria, l’assemblea generale della Fenalt per sottoporre agli iscritti il nuovo contratto delle autonomie locali. L’assemblea ha espresso forti critiche al contratto. Pochi gli aspetti positivi, afferma il sindacato.
La firma, è stato detto, posta «solo per non essere esclusi dalla contrattazione decentrata». Il segretario Maurizio Valentinotti ha illustrato tutti i principali articoli. «Per quanto riguarda gli aspetti positivi più importanti, va citata soprattutto la modifica dell’ordinamento professionale con l’istituzione di una quinta fascia economica per tutti. Dal lato economico nessuna risposta ha avuto la nostra richiesta di applicare le norme statali in fatto di buono pasto. Sono state aggiornate le indennità di molte figure professionali specifiche, lasciandone però indietro altrettante». Ampio l’intervento, acceso il dibattito, con molti interventi di chi invitava a non sottoscrivere nulla per dare un segnale forte». Il segretario Valentinotti ha «faticato non poco a chiedere l'autorizzazione a firmare per non danneggiare gli iscritti dei piccoli enti» nota il sindacato.
«Ovvio, se c’ è un cappio al collo che ci obbliga a non andarcene, non possono certo obbligarci ad esprimere soddisfazione e condivisione. Il contratto è valido con la sola firma dei Confederali. Pertanto l’autorizzazione dell’assemblea a firmare va letta come una scelta per non abbandonare i lavoratori».