Sì al taglio da 515 euro, ma solo dal 2013

La legge sarà approvata in autunno. Superprelievo sui vitalizi, diaria tassata ed eliminazione del telepass autostradale


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Taglio ai costi della politica regionale, le carte sono sul tavolo. La presidente del consiglio regionale Rosa Thaler Zelger (Svp) ha presentato ieri la propria proposta ai capigruppo regionali e ne ha ottenuto un sostanziale via libera, dopo l’ok di lunedì da parte dell’ufficio di presidenza. L’indennità netta passa da 5.950 a 5.435 euro al mese. 515 euro in meno. Di fatto si prevede un taglio dell’8,6% del netto in busta paga. Ma le cifre complessive nascondono una riorganizzazione del sistema delle indennità e del trattamento previdenziale dei consiglieri provinciali. La stima di Rosa Thaler Zelger è di un taglio del 10% dei costi, pari a 5 milioni all’anno tra indennità e vitalizi. Sulla petizione per la riduzione delle indennità i quotidiani Alto Adige e Trentino hanno raccolto 11.449 firme. Resta il problema dei tempi di applicazione. E’ prevalsa finora la linea della Svp, che prevede l’entrata in vigore del nuovo sistema a partire dalla prossima legislatura. Non hanno sfondato le richieste arrivate da parte trentina e del Pd, sia trentino che bolzanino, di applicazione immediata. L’intesa è di attendere un giro di pareri all’interno dei gruppi consiliari, per arrivare a stendere il disegno di legge.

Le cifre. L’attuale busta paga consiliare è composta da una indennità di 10.862 euro lordi, cui si aggiunge la diaria esentasse di 3.207 euro. In tutto 14.069 euro, che si traducono in un netto finale di 5.950 euro al mese.

Va considerato che sul lordo i consiglieri arrivano ad avere 8000 euro di trattenute, tra Irpef, previdenza e trattamento di fine rapporto. La nuova busta paga cambia radicalmente e vede una riduzione drastica del lordo. «Abbiamo abolito quasi interamente la diaria esentasse», spiega Thaler Zelger, «lasciando solo un forfait di 700 euro necessario per i prelievi di 180 euro in caso di assenza non giustificata alle sedute». La nuova busta paga sarebbe dunque di 10.500 euro lordi, di cui una indennità di 9.800 euro e 700 euro di forfait. Da questo lordo si arriva al netto di 5.435 euro.

Salta agli occhi la riduzione del lordo. Spiega la presidenza: «È legata alle misure complessive, che comprendono la cancellazione della diaria ma anche la riorganizzazione del sistema previdenziale».

I consiglieri passeranno tutti al sistema contributivo. Oggi ciò vale solo per gli eletti alla prima legislatura. Cancellato del tutto il vitalizio, cambia anche il sistema delle trattenute. Il contributivo vede ora un prelievo del 30% sul lordo interamente a carico del consigliere. Dopo la riforma, i consiglieri verseranno solo l’8,8% al proprio fondo previdenziale, mentre un altro 24,2% arriverà dal consiglio regionale. Riassume Rosa Thaler Zelger: «Abbiamo seguito le linee fissate dalla legge nazionale, per la previdenza, che verranno adottate in tutti i consigli regionali». L’abbassamento del lordo avrà un effetto virtuoso sulle indennità di carica di ufficio di presidenza e giunta regionale, visto che esse consistono in una maggiorazione dell’indennità lorda base. La stima è di un taglio del 25% di tali indennità. L’effetto domino dovrebbe valere anche per ufficio di presidenza provinciale e giunta provinciale. Colpiti anche i contestati vitalizi d’oro erogati agli ex consiglieri. La trattenuta del contributo di solidarietà passerà dal 4 al 12%. Riorganizzazione anche nel sistema dei rimborsi spese per chilometri e pernottamenti legati a missioni, più l’uso dell’A22 . Viene fissato un tetto massimo di 750 euro al mese, dietro rendicontazione. Sparisce il telepass gratis per l’A22.

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