Rovereto: Rai oscurata sulla tivù digitale, Federconsumatori avvia causa civile

Continua la battaglia di Federconsumatori contro la Rai per i disservizi causati nella zona di Rovereto dal passaggio al digitale terrestre. Dopo la denuncia penale (archiviata) ora Federconsumatori chiede i danni



TRENTO. Continua la battaglia di Federconsumatori contro la Rai per i disservizi causati nella zona di Rovereto dal passaggio al digitale terrestre. Dopo la denuncia per interruzione di servizio nei confronti della tv pubblica, archiviata dal tribunale di Roma, il presidente di Federconsumatori del Trentino, Pasquale De Matthaeis, ora tenta la strada dell'azione civile di risarcimento danni a carico della Rai.

''Il passaggio al digitale terrestre - dice De Mattheis - ha imposto a molti utenti il cambio dell'antenna e la chiamata di tecnici con spese di qualche centinaio di euro. Una vera presa in giro quando la pubblicità affermava che bastava solo munirsi di un decoder. In alcuni quartieri di Rovereto, come ad esempio il Brione, non si vedevano assolutamente i canali Rai e questo perché nell'affidare le frequenze il ministero ha assegnato le migliori ai canali di tv a pagamento. Abbiamo tentato la strada dell'esposto (300 gli utenti che avevano aderito) ma da Roma è arrivato il decreto di archiviazione e anche l'interessamento dei parlamentari trentini non ha portato alcun risultato, per cui ora vogliamo intraprendere una causa civile di risarcimento danni''.

Federcosumatori invita quindi tutti coloro che hanno sostenuto delle spese (e possono dimostrarlo con la documentazione di pagamento) a presentarsi all'assemblea che si terrà venerdì 18 febbraio, alle 14,30, all'auditorium del centro civico al Brione di Rovereto.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza