Rovereto, la nuova risonanza magnetica
Quando sarà attiva raddoppieranno gli esami: da 6 mila a 11 mila l'anno
ROVERETO. All'ospedale Santa Maria del Carmine arriva una nuova macchina per la risonanza magnetica, e raddoppiano gli esami: da circa 6 mila l'anno saliranno a oltre 10 mila. I lavori per installare il nuovo macchinario sono iniziati ieri e proseguiranno fino a marzo. Solo allora sarà possibil di beneficiare della nuova dotazione, capace di diagnostiche avanzatissime nel campo delle neuroscienze, degli studi cardiovascolari e di alcune patologie oncologiche.
Il macchinario verrà installato al piano interrato, sotto l'area del pronto soccorso, dove l'accesso sud verrà chiuso: i pazienti che devono recarsi a piedi al pronto soccorso, al poliambulatorio o al reparto di rianimazione dovranno entrare dall'ingresso principale. Resterà invece attiva la "camera calda" del pronto soccorso per tutti i veicoli (ambulanze e veicoli privati). «La nuova risonanza magnetica - spiega il capo dipartimento di radiologia Paolo Peterlongo - è la migliore macchina dell'intero Trentino. Ci è stata sollecitata dai neurologi e dai chirurghi vascolari e sarà in grado di eseguire diagnostiche assai complesse, quelle che l'altra macchina oggi in funzione a Rovereto non può fornire. Qui verranno pazienti da tutto il Trentino, almeno fino a quando anche l'ospedale di Trento disporrà di un macchinario uguale, già previsto».
Non ci saranno problemi di personale, assicura Peterlongo, perché «l'Azienda si è dimensionata per tempo, assumendo e formando gli operatori e i medici che lavoreranno con la nuova macchina. Gli esami saliranno dagli attuali seimila l'anno a 10-11 mila. Di fatto, le prestazioni sanitarie quasi raddoppiano».
La nuova risonanza, costata quasi 2 milioni di euro (1,8 milioni tra apparecchio e installazione), ha una potenza di 1,5 Tesla ed è la più aggiornata dal punto di vista tecnologico. «Oltre a essere l'unica in Trentino - conclude Peterlongo - ha pochi eguali anche nel resto d'Italia».