Rovereto, già chiusa la pizzeria low cost
Leonardo Boldrini ha chiuso il suo “Speck and Chili” a Sant’Ilario. «La formula piace di più in Germania»
ROVERETO. Lo scorso luglio, la scelta di vendere la pizza a solo un euro e 90 aveva fatto parecchio discutere. C’era chi plaudiva al suo coraggio e c’era chi - soprattutto gli operatori della ristorazione - lo avevano accusato di concorrenza sleale, prevedendo una rapida chiusura dell’attività. A circa cinque mesi di distanza, il roveretano Leonardo Boldrini ha chiuso il suo «Speck and Chili”, il locale di Sant’Ilario in cui proponeva piatti tipici bavaresi e messicani. Una scelta che, a prima vista, sembrerebbe confermare le previsioni di chi, a suo tempo, s’era detto certo che i prezzi proposti dal vulcanico Boldrini non gli avrebbero consentito di andare troppo lontano. Troppo poco un euro e 90, con la maggiorazione di 60 centesimi per ogni guarnizione aggiunta, per pensare di coprire le enormi spese di gestione di un ristorante. A respingere anche solo l’idea che si sia trattato di un fallimento è lo stesso Boldrini, entusiasta di un’esperienza che gli ha aperto nuovi orizzonti e fatto arrivare nuove offerte di lavoro. «È stata una bellissima avventura – spiega – e la validità della formula è confermata dal fatto che, nelle scorse settimane, mi siano arrivate offerte di lavoro dalla Germania per portare avanti là questo tipo di promozione». Naturale, quindi, chiedersi perché, a fronte di un successo, abbia deciso di chiudere l’attività. «Dopo aver ricevuto le proposte di lavoro – continua – è venuta da me una coppia di ragazzi cinesi, proponendomi di affittargli i locali, che sono di mia proprietà e io ho deciso di cogliere la palla al balzo». E così, da qualche giorni, in quello che fu «Speck and Chili» ha aperto i battenti un ristorante che offre specialità cinesi e giapponesi . Wang e la moglie Ye-Yang, che pur molto giovani hanno una lunga esperienza nel settore della ristorazione in Lombardia, hanno deciso di iniziare una nuova sfida in Trentino. «ll locale è grande – spiega Wang – si trova in un luogo di grande passaggio, al piano superiore di un supermercato (l’Eurospar ndr), con uffici e attività commerciali nella zona e può contare su un parcheggio». Anche la formula proprosta da Wang e consorte è particolare, anche se non certo nuova: si paga il prezzo d’entrata (10,90 euro a mezzogiorno e 20,90 la sera), si entra e ci si serve da un immenso buffet con un centinaio di piatti diversi. Si può prendere ciò che si vuole e il prezzo non cambia. Il nuovo locale ha aperti battenti nei giorni scorsi e ancora per un po’ cercherà di conquistare nuovi clienti praticando ulteriori sconti sui già modici prezzi. Nel frattempo, in questa prima fase, Boldrini affianca gli amici cinesi e pensa se ascoltare o meno le sirene tentatrici di terra germanica.
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