Rossi: «Finocchiaro è un ottimo profilo» 

Il manager veronese per il dopo Cipolletta a breve valutato dai saggi. Opposizioni in rivolta: «Nomina a legislatura finita»



TRENTO. Il parere dei tre saggi è questione di ore, atteso in settimana, ma sul nome del neo presidente dell’Università scoppia la polemica politica: a dire il vero nessuno, anzi, ha trovato da ridire sul curriculum di Daniele Finocchiaro, 50 anni, Chairman della ricerca di Confindustria.

Ma la discussione dentro l’attuale opposizione è tutta incentrata sulla tempistica di una nomina che cade a tre settimane dal voto, con una legislatura agli sgoccioli. L’anticipazione del Trentino che sarà il manager veronese (per anni ha guidato la Glaxo in Italia) a succedere ad Innocenzo Cipolletta, ha per la verità provocato anche una reazione seccata dell’assessora all’università e alla ricerca Sara Ferrari, Pd che ammette di non essere stata coinvolta nella scelta e di avere, a suo tempo, proposto un nome femminile per la poltrona di presidente dell’Università. Ma di rivendicare allo stesso tempo «che la giunta aveva tutto il diritto di fare la nomina, come un passaggio di chiusura di un’intera legislatura».

In attesa del pronunciamento dei saggi non si può ovviamente sbilanciare nemmeno il presidente della giunta Ugo Rossi che, pur con termini neutri, lascia però capire che Finocchiaro ha l’ok della sua amministrazione: «A chi mi chiede conferme dico solo che non sono abituato a smentire cose che hanno fondamento. Il nome di Finocchiaro sarà valutato dal comitato dei saggi. Si tratta di un profilo di grande qualità e le sue caratteristiche professionali sono ottime» scandisce il governatore.

«Ma su questo siamo d’ accordo. La capacità e l’esperienza del dottor Finocchiaro non sono in discussione, visto che sono di primissimo livello» osserva Maurizio Perego, Forza Italia. «Qualche settimana fa, come centrodestra, avevamo mandato una lettera alla giunta chiedendo che si congelasse questa nomina. Non è avvenuto, ma ora ci vediamo costretti a chiedere di nuovo a Rossi di soprassedere a questa nomina» chiude Perego.

Sulla stessa linea anche la Lega: «L’indicazione da parte della giunta provinciale alla presidenza dell’Università del dottor Finocchiaro appare inopportuna: arriva da un esecutivo in scadenza e che si presenta diviso alla tornata elettorale del 21 ottobre. La Lega è assolutamente contraria - osserva il segretario Mirko Bisesti - a questi vecchi giochi di potere che fanno male alle nostre istituzioni, ai nostri giovani e al futuro della nostra terra».

Diverse, come detto, le osservazioni dell’assessora Ferrari: «Davvero, non mi interessa fare polemica. Se mi chiedete se sono stata coinvolta nella scelta del dottor Finocchiaro dico zero. Ma è vero però che spettava assolutamente a questa amministrazione fare la nomina. E dico di più: se il manager individuato avrà il via libera del comitato dei tre saggi anche da parte mia la nomina sarà accettata. Senza problemi». Insomma in giunta i toni si tengono, volutamente, non troppo elevati.(g.t.)













Scuola & Ricerca

In primo piano