Rompe la mascella alla fidanzata per gelosia
Nella notte lui riceve una telefonata, lei fa una scenata e si becca un pugno in faccia: condannato
ROVERETO. La gelosia per una telefonata attivata al compagno in piena notte era costata la frattura di una mandibola ad una giovane che, ieri mattina, ha ricostruito l’episodio in tribunale dove il suo ex fidanzato, contumace, era chiamato a rispondere del reato di lesione personale. La coppia conviveva da anni ed entrambi lavoravano nel mondo delle discoteche. Una notte, di rientro dal lavoro, il telefono di lui suona. Dall’altra parte c’è una ragazza e la giovane, che capisce subito cosa sta accadendo, si lascia prendere da una crisi di gelosia. Chiede spiegazioni, s’arrabbia e spintona il compagno che, di stazza tutt’altro che esile, le ha rifilato un pugno in faccia, rompendole la mandibola sinistra. Gesto di per sé già gravissimo, ma reso ancora più pesante dall’atteggiamento dell’uomo che, minimizzando quanto accaduto - «Dai che non ti ho fatto nulla» – s’era rifiutato di aiutare la ragazza, che ha addirittura dovuto raggiungere il Pronto soccorso in taxi. Lì, ha raccontato tutto ai sanitari ed è partita la segnalazione alle forze dell’ordine, con successiva denuncia d’ufficio dell’uomo vista la lunga prognosi di guarigione della giovane, che dal canto suo ha ritirato la querela presentata in un primo momento. Il giudice Pascucci ha condannato il giovane a 5 mesi di reclusione (pena sospesa) e al pagamento delle spese processuali.